Ma guarda allah - nessun distanziamento sociale e donne rinchiuse in un recinto: a piazza re di roma
MA GUARDA ALLAH - NESSUN DISTANZIAMENTO SOCIALE E DONNE RINCHIUSE IN UN RECINTO: A PIAZZA RE DI ROMA I MUSULMANI SI RIUNISCONO PER LA FINE DEL RAMADAN, FREGANDOSENE DELLE REGOLE - FABIO RAMPELLI, DEPUTATO DI FDI E VICE PRESIDENTE DELLA CAMERA, TUONA: “GLI UOMINI PREGANO IGNORANDO LE REGOLE DEL DISTANZIAMENTO SOCIALE, MA HANNO ALMENO LA MASCHERINA. A POCHI METRI SI VEDE UN RECINTO, NON È UNA PORCILAIA MA..."
Salvatore Dama per “Libero quotidiano”
Nessun rispetto del distanziamento sociale e donne rinchiuse in un recinto. Succede a Piazza Re di Roma, nel quartiere Appio della capitale. È la festa di fine Ramadan. E i fedeli musulmani si riuniscono, come tradizione, per celebrare il momento.
Ma c' è qualcosa che non va. Come testimoniano le immagini pubblicate da Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d' Italia e vice presidente della Camera, sui suoi canali social. «Nella foto scattata da me alle ore 9.30: gli uomini pregano ignorando le regole del distanziamento sociale, ma hanno almeno la mascherina. A pochi metri di distanza si vede un recinto, non è una porcilaia, ma lo spazio riservato alle donne rinchiuse dietro una rete oscurante, come fossero animali. Non possono partecipare alla preghiera né vedere i fedeli e l' iman. La polizia osserva senza eccepire».
Rampelli protesta e annuncia una interrogazione parlamentare: «Non si può più accettare di essere discriminati a casa propria, di vedere stravolti i nostri principi ordinatori per i quali generazioni si sono battute con coraggio, di subire divieti e sanzioni mentre cittadini stranieri violano indisturbati la legge. Gli articoli 3, 37 e 51 della Costituzione italiana li gettiamo nella tazza del cesso? Lo chiederò a Conte questa settimana. Adesso basta», conclude.
Altrove, sempre a Roma, si verificano altri problemi. «Ci giungono segnalazioni che in diverse zone, tra cui Conca d' Oro, nel terzo municipio, in occasione della fine del Ramadan si sono riunite decine di persone di fede islamica. Nulla contro la libertà di culto, ma le regole valgono per tutti.
Non erano vietati assembramenti?». Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio.
La sindaca di Monfalcone, Gorizia, ha vietato le celebrazioni.
«Due associazioni islamiche hanno chiesto di poter utilizzare, per la festa della fine del Ramadan, spazi all' aperto. Dopo aver informato prefetto e questore abbiamo risposto di no, perché sul territorio comunale è tuttora in vigore un' ordinanza che per il contenimento del contagio non lo consente. Per le misure anti-Covid la Pasqua noi l' abbiamo festeggiata a casa», dichiara la prima cittadina Anna Maria Cisint.
In altre città non ci sono stati problemi, invece. A Imperia, per esempio, circa trecento fedeli musulmani si sono dati appuntamento all' anfiteatro della Rabina di Imperia. I partecipanti erano muniti di mascherine e l' ingresso all' anfiteatro è stato monitorato con un termoscanner per misurare la temperatura. Rispettate anche le distanze di sicurezza imposte dai protocolli anti Covid-19.