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(ansa)

la Repubblica

Rifiuti Roma, Ama ferma il porta a porta in alcune zone. Ed è polemica col Campidoglio

Nei municipi IV e IX e in particolare nei quartieri Forte Tiburtino, Tiburtino Terzo, Colli Aniene, Tor Pagnotta e Decima previsto il ritorno dei cassonetti che riporta la raccolta su strada

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Con il ritorno alla normalità tornano anche i rifiuti in strada e si riaccende lo scontro tra Ama e Campidoglio. Nei municipi IV e IX e in particolare nei quartieri Forte Tiburtino, Tiburtino Terzo, Colli Aniene, Tor Pagnotta e Decima Ama è intenzionata a fare un passo indietro sui porta a porta ed è previsto il ritorno dei cassonetti che riporta la raccolta su strada. Così, mentre la sindaca Virginia Raggi è impegnata nella lotta agli zozzoni la sua delegata ai Rifiuti Valeria Allegro interviene per fermare l'amministratore unico Stefano Zaghis: "L'indirizzo politico è chiaro, nessun passo indietro sul porta a porta". Eliminare i cassonetti in strada è uno dei sogni a 5stelle mai realizzati in quattro anni e ancora una volta tocca a chi guida la municipalizzata riportare il Campidoglio con i piedi per terra: "L'indirizzo politico mi è chiaro, ma bisogna rispettare la legge e il porta a porta in tutta Roma non si può fare a saldi invariati", la risposta dell'au durante la commissione Ambiente che si è tenuta questa mattina. Tradotto: per realizzare i progetti servono soldi e quelli di cui attualmente Ama dispone non sono sufficienti.

Anche perché Ama in questi mesi di emergenza ha sostenuto oltre 1 milione di spese aggiuntive e nei quartieri dove il porta a porta è attivo la situazione non è delle migliori, anzi. La municipalizzata "nel corso dell'ultimo anno ha ricevuto dei verbali della Asl, secondo cui alcune parti della città mal si prestano a questo tipo di raccolta perché i lavoratori non operano in sicurezza da un punto di vista igienico". "Boccio completamente questa sua idea che spero resti tale - tuona Alessandra Agnello - Torni sui suoi passi". Sulla stessa linea anche il 5s Roberto Di Palma: "C'e' piena condivisione di maggioranza e opposizione su questo punto. Non si può andare in una direzione diversa, c'e' una ferma volontà politica".

Il tema sarà affrontato più nel dettaglio nelle prossime settimane, ma da un'altra questione il Campidoglio e Ama non possono più sfuggire: i lavoratori della Multiservizi (che per conto della municipalizzata si occupano delle utenze non domestiche) sono tornati per la quinta volta in due settimane sotto al Campidoglio per protesta. Sulle spalle di 270 famiglie pesa una lettera di licenziamento che li vede senza più un lavoro dal 28 maggio. Ma già da una settimana non percepiscono alcun reddito. Domani i sindacati incontrano Zaghis e sul tavolo ci sono due ipotesi: internalizzare i dipendenti della controllata di Ama al 51 per cento oppure fare una nuova gara per la gestione delle und e consentire così la continuità occupazionale. "Il vero assente in questa vertenza è la sindaca, che non si esprime su una vicenda che riguarda 270 famiglie", attacca Natale Di Cola, della segreteria generale della Cgil di Roma e del Lazio. Domani, sempre sotto il Campidoglio, si terrà anche la protesta dei lavoratori delle mense e della pulizia delle scuole "anche loro colpiti dall'assordante silenzio di questa amministrazione".

Intanto anche l'associazione che tutela i consumatori si scaglia contro Ama e lo fa a suon di esposti: "Sono numerose le denunce che stanno arrivando in questi giorni al Codacons circa la presenza di rifiuti in strada - afferma il presidente Carlo Rienzi - Dopo il lockdown i romani tornano a combattere con i soliti problemi della capitale, tonnellate di spazzatura abbandonata sui marciapiedi".