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Roberto Cherubini e Danilo Tombesi in uno dei percorsi verdi di Macerata

Cherubini sogna l’anello verde: «E’ meglio dell’Abbadia di Fiastra»

MACERATA - Il candidato sindaco del Movimento 5 stelle in un video passeggia insieme all'istruttore di Nordic Walking Danilo Tombesi per una delle vie verdi della città. L'obiettivo è farne un progetto per residenti e turisti: «Per noi sarà una priorità». VIDEO

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Alla scoperta dell'anello verde di Macerata

A piedi o in bicicletta e senza prendere l’auto per raggiungerlo. Ecco l’anello verde di Macerata, un sogno nel cassetto di Danilo Tombesi (istruttore di Nordic Walking) che lo racconta insieme al candidato sindaco del Movimento 5 stelle Roberto Cherubini. L’idea, riproposta da più voci proprio nelle ultime settimane, è quella di rendere fruibili i percorsi verdi e di bosco che si alternano in città, in modo che diventino una vera e propria infrastruttura verde al servizio delle persone. Un progetto ancora più sentito dopo il lockdown e le nuove norme di distanziamento, che hanno fatto scoprire a molti il valore di spazi naturali di qualità e a portata di mano.

«Ho attraversato in compagnia di Danilo Tombesi alcune meravigliose zone verdi della città che lui da anni propone di unire in un anello ciclo-pedonale utilissimo alla comunità – dice Cherubini -. Danilo Tombesi è un istruttore di Nordic walking, presidente dell’associazione NW Green, molto conosciuto in città, che delizia gruppi molto numerosi accompagnandoli alla scoperta di luoghi davvero speciali. Ad inizio del mio mandato, nel 2015, col mio gruppo consigliare facemmo la proposta di realizzare questo anello ma la proposta fu bocciata con le solite motivazioni di parte. Credo che questa battaglia di Danilo, e di altre persone che desiderano questo anello, debba assumere un carattere di priorità nella prossima amministrazione e mi impegno personalmente ad iniziare il prossimo mandato dando questo segnale alla città di precedenza del bene comune su progetti faraonici e deturpanti (seggiovia per sciare sulle scalette). Ci siamo addentrati con Danilo in luoghi meravigliosi che potrebbero senza alcun dubbio sostituire le passeggiate all’Abbadia di Fiastra. Parlo ad esempio del Bosco di Collevario nel quale lo stesso Danilo esegue percorsi più o meno faticosi. La nostra è una città ancora molto verde, grazie anche, ahimè, ad una crisi economica che ha bloccato in parte un Piano Casa partorito per interessi personali e non certo per interessi comuni».

Cherubini spera «di poter avere in futuro la possibilità di poter esaltare le idee e la passione di persone come Danilo Tombesi che nel percorrere questi luoghi hanno una luce speciale negli occhi, fatta di amore e di rispetto per la natura. Realizzare una serie di percorsi ciclo-pedonali sarà una delle priorità ambientali della nostra amministrazione perché questo particolare momento storico ci ha confermato quanto sia importante il rispetto della natura da parte dell’uomo. Le proposte, la visione, la futuribilità di quello che vogliamo sognare insieme a Danilo Tombesi, mi fanno pensare ad una città nella quale le persone riconquistano i luoghi, la socialità, lo stare insieme. Da più di 20 anni creo libri e giochi ludico culturali che uniscono le persone alla propria città, perché da sempre sono convinto che più si conosce la propria città, più la si ama e più la si pubblicizza e la si promuove turisticamente. Avere una serie di percorsi di questo tipo attrarrebbe tanti maceratesi, ma anche tanti turisti alla ricerca di percorsi particolari. Danilo sarebbe senza dubbio il nostro coordinatore di questo progetto perché come pochi conosce ogni angolo della città, anche quelli più difficili da “camminare”.  Non occorre altro che la volontà politica – conclude Cherubini -, e soprattutto l’ascolto dei cittadini, quasi assente nella politica odierna».