Morgan Lost Night Novels: Solo un’altra storia d’amore, la recensione | Cultura Pop

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Le Night Novels di Morgan Lost hanno già superato la chiave di volta di questo ciclo narrativo ideato ancora una volta dal maestro Claudio Chiaverotti, ma l’albo appena giunto in edicola non farà altro che inoltrarci nel vivo di una pericolosa rivoluzione del Tempio della Burocrazia e in un’altra pericolosa storia d’amore.

Il nuovo albo Solo un’altra storia d’amore lascia spazio a un nuovo personaggio borderline – come da tradizione lostiana, che travolgerà la vita, i sogni e gli incubi del nostro cacciatore di serial killer, sottolineando che in qualsiasi universo ci si trovi, o in qualunque altro piano della realtà, certe cose non potranno mai cambiare.

Morgan Lost, Re degli amori impossibili

Il desiderio di un uomo, i suoi sogni, le parole scritte indelebili su carta, possono generare nella sua mente interi mondi governati da nuove regole, ma per assurdo potrebbero stravolgere la nostra vita per come la conosciamo.

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È questo il principio alla base di Solo un’altra storia d’amore, settimo albo della collana delle Night Novels, che iniziano con “She’s so lovely”, che non si tratta della canzone scritta dagli Scouting for Girls, ma di una poesia scritta da Owen Loney, piccolo e solitario impiegato perdutamente innamorato di Lullaby Jones, una “funny brutal sexy girl”, come l’ha definita il nostro Morgan, carcerata per 7 omicidi e prossima alla Old Sparky. Il problema è che anche Morgan pare abbia un debole per questa femme fatale.

Chi segue le avventure di Morgan Lost da molto tempo, saprà benissimo che il nostro Cacciatore non è nuovo a queste infatuazioni, che spesso lo hanno portato a storie ben più importanti, dando luogo a veri amori impossibili. La travagliata storia con Greta, assassina ed ex amante di Wallendream, con buona probabilità è l’esempio più eclatante. Ma torniamo al triangolo amoroso di Owen, Morgan e la sexy Lullaby.

Morgan è tormentato da una serie di incubi che vedono Lullaby giustiziata sulla sedia elettrica, mentre svegliandosi vive una storia d’amore con la bella Lullaby, non più un’assassina, ma ex playmate e ritrovata artista fotografica con una mostra intitolata “The Killing Playmate” con una serie di soggetti davvero inquietanti. Coincidenze?

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Noi non crediamo alle coincidenze e nemmeno il nostro Morgan, che imparerà a sue spese, che in qualunque realtà alcuni elementi restano invariati, in barba alla fisica quantistica e a qualunque paradosso di Schrödinger si voglia fare riferimento: un assassino resta un assassino in qualunque piano della realtà e in qualsiasi universo.

Morgan chiaramente innamorato di Lullaby, comprende la vera natura della donna nella realtà che sta vivendo e in quella messa in opera nei suoi incubi. Ma qual è la vera realtà? Si interroga su questo punto anche il povero Owen, probabilmente il personaggio più tormentato della storia, uno di quegli uomini invisibili che poi si rivelano essere il punto di partenza degli orrori di queste storie. Lo abbiamo visto tante volte anche in Dylan Dog, e la narrativa di Morgan non fa eccezione.

L’albo si chiude – dando più spazio rispetto al solito – con delle tavole dedicate alla sottotrama principale che regge questo ciclo di Night Novels, avvicendando alcune scene aventi come protagonisti l’ex Direttore Generale del Tempio della Burocrazia e un’incredibile personaggio a sorpresa…

Restando in tema di sorprese, quasi tutte le tavole di Solo un’altra storia d’amore sono disegnate da Matteo Mosca, già disegnatore de Le Storie e di Mercurio Loi per Sergio Bonelli Editore, ma nuovo approdo nella testata di Morgan Lost. E che approdo. Mosca si è rivelato una gradevole sorpresa per gli occhi, riuscendo a rappresentare al meglio dramma, splatter e scene di violenza degne di un film di David Fincher. Un debutto notevole.

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Giovanni Talami conclude l’albo con le ultime dodici tavole, dando come sempre il meglio di sé, confermando quel tratto inconfondibile che, ormai, definisce in modo quasi indelebile lo stesso personaggio di Morgan. Per la cover di questo mese, Fabrizio De Tommaso mette in scena una delle foto fatte da Lullaby per la sua mostra fotografica dai soggetti sconvolgenti, avente, però, come protagonista il nostro Morgan: il risultato è il medesimo.

Morgan Lost nella realtà persistente

In modo un tantino velato, Morgan Lost Night Novels si sta distinguendo per aver messo in scena una teoria del multiverso, che tanto va di moda in questi ultimi anni, ma con alcune accezioni che rendono praticamente unico e innovativo il lavoro svolto da Chiaverotti.

Leggendo l’albo Il ritorno di Anja e il successivo Gli altri di noi, abbiamo appreso l’esistenza di un multiverso dove sono presenti diverse realtà, con molteplici versioni dei personaggi del ciclo narrativo di Morgan Lost. Abbiamo visto, però, che in Gli altri di noi, seppur in realtà differenti, alcuni personaggi non cambiano la loro natura confermandolo come elemento persistente in tutte le realtà. Questo è accaduto anche in questo ultimo albo con la bella e letale Lullaby, che nelle due realtà sceneggiate, resta comunque un’assassina.

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Possiamo quindi parlare di una realtà persistente dove tutti i personaggi in comune alle molteplici realtà, potranno convogliare mantenendo inalterate alcune caratteristiche distintive, soprattutto per quanto riguarda i “cattivi”: un Wallendream, resterà una carogna in qualunque universo o realtà parallela. Vedremo nei prossimi albi se la nostra teoria sarà confermata.

Intanto, Solo un’altra storia d’amore sembra percorrere proprio questa strada, regalando ai lettori ancora una storia tormentata, un amore impossibile e alcune delle migliori scene splatter di sempre. Sarà il peggior consiglio di sempre, ma leggetelo “quasi al buio”, magari facendovi accompagnare dalle note di While My Guitar Gently Weeps (nella magnifica versione di Santana e India.Arie n.d.r.) e One More Light dei Linkin Park.

Non ci resta che augurarvi buona lettura e buon ascolto, dandovi appuntamento al prossimo mese!

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