Da “Guardie rosse” a “follia”: coro di proteste contro gli assistenti civici

Da Renzi a Meloni: tutti respingono l'idea di Boccia e Decaro

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Roma, 25 mag. (askanews) – Dal mondo politico si leva un coro di critiche, tra l’indignato e lo sberleffo, contro l’idea, annunciata ieri dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e dal presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, di reclutare 60mila ausiliari volontari per svolgere servizi di controllo sul rispetto delle regole di comportamento nella fase 2, in particolare nei luoghi della movida.

“Nelle città le attività di manutenzione languono. Nei parchi l’erba cresce a dismisura facendo dilagare blatte e bestie di ogni genere e tipo e precludendo a famiglie, bambini e perfino ai cani la fruizione di questi spazi. Ma l’ineffabile presidente dell’Anci Decaro medita di arruolare sessantamila neo Vopos, o neo Guardie Rosse, che con dubbie tutele assicurative e, in teoria, senza pagamento, poi vogliamo vedere come va a finire, dovrebbero fare i vigilantes nelle strade. Per questa attività ci sono le forze dell’ordine, le forze armate e le polizie locali. Non si possono appaltare incarichi del genere a sessantamila sconosciuti, privi di formazione e di esperienza, che non si capisce in che modo dovrebbero migliorare la sicurezza nelle nostre città”, ha dichiarato Maurizio Gasparri, responsabile Enti Locali di Forza Italia.

“Saranno reputati pubblici ufficiali, per evitare che siano insultati o aggrediti dai cittadini? Chissà se avranno una divisa e strumenti per difendersi, tipo un manganello. Di fatto una milizia autorizzata dal governo. Cos’è, la versione grillo-piddina dei guardiani della rivoluzione? Credo veramente che si stia esagerando. La deriva autoritaria alla quale stiamo assistendo sta assumendo contorni grotteschi ma non per questo meno pericolosa di ogni altra deriva liberticida”, ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Ma dure critiche arrivano anche dal Pd. “Se apri i locali nei luoghi dove ci sono i locali, le persone ci vanno. Se non vuoi che ci vadano o vuoi che ci vadano in numero limitato, organizzi prima afflusso, modalità e controlli. Non servono assistenti civici. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori. Non una schiera di influencer che commentano indignati le foto del giorno”, ha scritto su Facebook Matteo Orfini, deputato del Pd. Opinione cndivisa anche da Matteo Renzi, leader di Italia VIva, per il quale gli assistenti civici sono “una follia”. “Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Come spesso accade la penso come Matteo Orfini. Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?”.

Critiche arrivano anche dalla sinistra di Leu. “Da assistenti civici a guardie civiche il passo, anche linguistico è stato assai veloce: basta questo per affermare che la proposta del ministro Boccia è improponibile e pericolosa cosi come quella di far lavorare in un settore così delicato persone professionalmente impreparate”, ha affermato Paolo Cento di Sinistra Italiana-Leu.

Sam