Venezuela, arrivata la prima petroliera iraniana. Nessuna interferenza dagli Usa
by redazione BlitzCARACAS – E’ giunta a destinazione la prima delle cinque petroliere inviate dall’Iran in Venezuela per rifornire di carburante il Paese messo in ginocchio dalla crisi energetica.
Lo ha annunciato il ministro del Petrolio Tareck El Aissami precisando che la cisterna è scortata da navi militari delle forze venezuelane.
Il Venezuela è disperatamente a corto di carburante nonostante si trovi su una delle più grandi riserve di petrolio del mondo.
Le sue raffinerie sono in gran parte crollate dopo anni di cattiva gestione e sta lottando per importare benzina a causa delle sanzioni statunitensi progettate per spingere fuori dal potere il presidente socialista Nicolás Maduro.
L’Iran sta affrontando sanzioni simili ma ha un surplus di benzina a causa del crollo economico globale causato dal coronavirus.
Alla vigilia si temevano tensioni perché la petroliera iraniana doveva attraversare una zona del Mar dei Caraibi dove incrociano unità militari Usa in missione di contrasto del narcotraffico.
Intorno alle 21:00 ora locale (le 2 in Italia), la nave Fortune si trovava vicino alla costa dello stato di Sucre, nel nord del Venezuela, secondo il sito Web Marine Traffic che traccia i movimenti delle navi in tutto il mondo.
La televisione di Stato venezuelana ha spiegato che la petroliera attraccherà a Puerto Cabello, nello Stato di Carabobo, dove c’è una raffineria.
La petroliera Fortune è la capofila di altre quattro navi – la Foresta, la Petunia, il Faxon e il Clavel – partite tre settimane fa da Bandar Abbas. La flotta trasporta circa 1,5 milioni di barili di carburante.
La navigazione è avvenuta senza imprevisti e la petroliera è entrata nella Zona di interesse economico esclusivo (Eez) venezuelano alle 19 (ora locale) di ieri sera, subito scortata da un pattugliatore e da un aereo del Venezuela.
Le autorità venezuelane si sono rallegrate per l’arrivo del carico, che costituisce la prima esportazione di carburante dell’Iran in America latina.
Via Twitter, il vicepresidente per l’area economica, Tareck el Aissami, ha salutato l’arrivo delle navi sottolineando che “la cooperazione nel settore dell’energia punta allo sviluppo integrale a beneficio dei nostri popoli”.
Negativo invece il giudizio del leader dell’opposizione e autoproclamato presidente ad interim, Juan Guaidó, secondo il quale questo carburante non risolverà la crisi energetica del Venezuela originata dalla distruzione dell’industria petrolifera per la mancanza di investimenti e manutenzione, fatto che ha compromesso la capacità di raffinazione della nazione sudamericana.
L’attenzione degli osservatori è ora rivolta alle altre quattro petroliere (Forest, Petunia, Faxon e Clavel), attese fra il 27 maggio e il 3 giugno. (Fonte: Financial Times, Ansa).