In quasi tutte le regioni riaprono palestre e piscine,gli scienziati: alto rischio di contagio
GIU' LA PANZA: TUTTI A SMALTIRE I CHILI DI TROPPO DELLA QUARANTENA! - IN QUASI TUTTE LE REGIONI RIAPRONO PALESTRE E PISCINE MA GLI SCIENZIATI LANCIANO L’ALLARME: "C'È UN ALTO RISCHIO DI CONTAGIO" - IN LOMBARDIA SI RIPARTE IL 31 MAGGIO - LE RACCOMANDAZIONI E IL DIVIETO DI UTILIZZARE SPOGLIATOI E DOCCE...
Rosario Dimito per “il Messaggero”
Da oggi riaprono non in tutte le regioni, palestre e piscine e come un flash, ritornano in mente le sane e magari assillanti raccomandazioni dei nostri genitori quando da piccoli ci accompagnavano a fare attività sportiva.
Attenzione agli spogliatoi che, a causa dell'umidità, possono essere veicolo di funghi e virus. Usare sempre le ciabatte e mai andare a piedi nudi. Non usare asciugamani altrui o bottigliette d'acqua non tue. Queste erano le raccomandazioni di un tempo primordiale rispetto alla pandemia.
Oggi a causa del Coronavirus gli scienziati, in qualche modo, devono condividere che nella terza tornate di aperture, rientrino anche le palestre, piscine e centri sportivi, ma ci attenzionano con grande scrupolo, di applicare le misure del protocollo concordato fra stato e regioni. Quindi in quasi tutte le regioni possano riprendere l'attività fisica. In Lombardia si riparte il 31 maggio, in Basilicata dal 3 giugno. Le piscine comunali di Bologna resteranno chiuse fino a fine maggio.
Nei giorni scorsi i ministeri interessati alla terza tappa dell'allentamento delle prescrizioni avrebbero inoltrato, come di prassi, una serie di quesiti al Comitato tecnico scientifico per interrogarli su alcune delle modalità delle riaperture. Si diceva che palestre e piscine, se non vengono osservate alla lettera le misure di contenimento potrebbero trasformarsi in nuovi focolai. E da parte degli scienziati ci sarebbero raccomandazioni ad essere più rigorosi degli impegni concordati.
Siccome spogliatoi e docce sono gli spazi maggiormente a rischio perché è molto difficile mantenere le distanze e perchè, al di là del Covid-19, nelle piscine è frequente il contagio di funghi e verruche, per un'accortezza massima sarebbe opportuno evitare l'uso di spogliatoi e docce, arrivando nei locali in tuta e dopo gli esercizi, utilizzare salviette umidificate, prima di rientrare nelle proprie abitazioni utilizzando le attrezzature domestiche.
Piuttosto della facoltà di rilevare la temperatura all'ingresso di questi centri sportivi, sarebbe meglio farlo sempre in modo da filtrare rigorosamente coloro che dovessero avere più di 37,5°C.
PRENOTAZIONI DI ATTREZZI
E' prevista la stesura di un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.
Il programma potrebbe essere collegato alle prenotazioni di frequenza e di tipologia di esercizi fisici in modo da avere a priori la mappa degli attrezzi necessari e poter prevedere le modalità di pulizia e sanificazione degli attrezzi. In alcuni paesi europei i tapis roulant sono separati da barriere in modo da evitare le promiscuità tra coloro che in contemporanea utilizzano il tappeto scorrevole.
Palestre e piscine nei limiti del possibile prevedere dovrebbe percorsi divisi per l'ingresso e l'uscita e come nei bar, ristoranti e parrucchieri, anche qui l'elenco delle presenze deve essere mantenuto per un periodo di 14 giorni.
Al di là della preferenza ad evitare l'uso di spogliatoi e docce, esse però, vanno comunque organizzate in spazi che possano garantire le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite barriere).
Coloro che non intendono arrivare già in tuta, devono custodire gli indumenti e oggetti personali dentro una borsa propria, anche se depositata negli appositi armadietti. Si raccomanda di non consentire l'uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
Partendo dall'entrata, tutti i corridoi devono essere dotati di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibil, prevedendo l'obbligo di frizionarsi le mani già in entrata. Altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell'area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l'igiene delle mani.