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foto: Bayer AG

Bayer, vicino l'accordo sulle cause Monsanto: il titolo vola a Francoforte

Vola Bayer alla Borsa di Francoforte sulle indiscrezioni di una possibile soluzione "amichevole" negli Usa per la questione glifosato. I titoli del colosso chimico-farmaceutico salgono dell'8,07% a 62,3 euro, con un massimo toccato a 62,35 euro, dando forza al Dax30, che sale dell'1,92%. Secondo l'agenzia Bloomberg, che cita fonti vicine ai negoziati, il gruppo tedesco ha trovato un "accordo verbale" per mettere la parola fine a un numero tra "50mila e 85mila" richieste di risarcimento tra le 125mila avanzate in merito all'erbicida Roundup della controllata Monsanto negli Stati Uniti.

L'intesa, che deve essere approvata dal Consiglio di sorveglianza del gruppo, sarà resa pubblica a giugno, secondo le stesse fonti. Un portavoce del gruppo ha indicato alla Afp che "sono stati fatti dei progressi nelle trattative sulle mediazioni relative a Roundup", indicando che al momento non saranno forniti altri dettagli. Il gruppo ha specificato che fino ad aprile le richieste di risarcimento negli Usa sono state 52.500 e le 125 mila citate da Bloomberg includono anche le richieste "potenziali" che però al momento non risultato depositate.

Da quanto Bayer ha comprato Monsanto a giugno 2018, il gruppo si e' trovato ad affrontare una serie di procedure contro il prodotto Roundup, sospettato di essere cancerogeno dal Centro internazionale per la ricerca sul cancro (che dipende dall'Oms). Bayer e' stata condannata gia' tre volte a risarcire dei cittadini californiani che si sono ammalati di cancro.

Gli appelli sono ancora in corso e le somme dei risarcimenti sono state gia' abbassate una volta dalla giustizia Usa. Il gruppo ha ribadito che accettera' una mediazione solo se ha senso economicamente e se permettera' di chiudere definitivamente la querelle. Ad ogni modo, Bayer contesta la sua responsabilita' in capo al prodotto, sostenendo che nessuna autorita' al mondo ha stabilito ufficialmente la pericolosita' del glifosato da quando e' stato messo in commercio negli anni Settanta.