Ivrea, scuola all’aperto fino al 29 maggio (tra 3 e 6 anni). Petizione NoDidatticaMista su Change.org

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ROMA – Scuola all’aperto a Ivrea per aiutare le famiglie nel post lockdown.

E’ l’idea dell’amministrazione comunale che sperimenta il servizio da domani al 29 maggio per i bambini residenti in città tra i 3 e i 6 anni.

Il progetto si svolge nei giardini delle scuole Don Milani e Sant’Antonio, dalle 8 alle 13, a un costo di 10 euro al giorno.

E’ prevista un’area triage dove effettuare il controllo della temperatura per consentire l’accesso in sicurezza dei bimbi, seguiti dalle insegnanti degli asili nido comunali a gruppi di cinque.

NoDidatticaMista, la petizione su Change.org

Durante il weekend in cui i genitori sono scesi nelle piazze di tutta Italia per chiedere al Governo di riaprire le scuole a settembre, ha raccolto oltre 20mila firme l’appello contro la didattica mista lanciato su Change.org da Luca Pisano, psicologo e papà di un bambino di 5 anni (change.org/NoDidatticaMista).

Contro, evidentemente, la soluzione metà in classe metà online prospettata dal ministro Azzolina.

La petizione propone all’esecutivo di ristabilire la frequenza scolastica per l’anno 2020-2021, varando al contempo un piano di investimenti che consenta ai ragazzi di tornare tra i banchi in sicurezza. 

Il piano proposto prevederebbe, tra le altre cose, una riorganizzazione scolastica volta a consentire ingressi e uscite scaglionate, l’installazione di termoscanner e la presenza di personale formato per la misurazione della temperatura, l’eliminazione delle pause collettive come la ricreazione, l’istituzione dei doppi turni (metà classe la mattina e metà classe il pomeriggio, tramite l’assunzione di nuovi docenti e personale ATA), l’individuazione di ampi spazi civili e militari da devolvere alle scuole per per le lezioni e la riqualificazione di scuole dimesse, la sanificazione di tutti gli spazi.

Ma anche una modifica della logistica nel trasporto casa-scuola grazie all’utilizzo di bus per gli studenti, da sanificare dopo ogni viaggio, e la modifica dell’organizzazione didattica per le scuole primarie, in modo da prevedere un modello unico di 24 ore settimanali che consenta di organizzare lo sdoppiamento delle classi (metà degli studenti la mattina, metà il pomeriggio). (fonte Ansa)