Codacons querela Salvo Sottile e chiede alla Rai di licenziarlo. Ecco la replica del conduttore

"Ci diffama, abusa della sua posizione e non ci invita a Mi manda Raitre". Sottile replica

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UPDATE: Di seguito la replica di Salvo Sottile, affidata all'Adnkronos:

Non c’è assolutamente, da parte mia, nessuna antipatia personale nei confronti di Rienzi. ‘Mi manda Rai 3 è un fiore all’occhiello del servizio pubblico, e’ al servizio di tutti e rispetta tutte le associazioni dei consumatori. Risponde solo alle disposizione della rete e della struttura che lo guida. Io sono solo il conduttore, per il resto c’è un team di autori che coordina gli interventi delle varie associazioni, non ho il potere di inibire la presenza di nessuno.

Per la cronaca, secondo l'Adnkronos, "il motivo dell’esclusione del presidente del Codacons dalla trasmissione sarebbe legato al fatto che alcune associazioni dei consumatori hanno chiesto, agli autori della trasmissione, che prima di essere invitati a parlare tuti insieme venisse fatta chiarezza sulla raccolta fondi lanciata dal Codacons con un banner sul proprio sito e pubblicizzata come ‘a favore del Coronavirus’ e in realtà finalizzata a una raccolta fondi per lo stesso Codacons".

Codacons querela Salvo Sottile e chiede alla Rai di licenziarlo

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La Rai licenzi Salvo Sottile! È la richiesta del Codacons, che fa sapere di aver presentato formale querela nei confronti del giornalista, attualmente alla conduzione di Mi manda Raitre e di Palestre di vita.

La vicenda nasce lo scorso marzo, quando l'associazione guidata da Carlo Rienzo denunciò le "commissioni ingannevoli" applicate dalla piattaforma Gofundme usata dalla coppia Fedez-Ferragni e da Salvo Sottile per le loro raccolte fondi in favore della sanità italiana per la lotta contro il Coronavirus. Come ricostruito dall'AdnKronos, il Codacons ottenne all'epoca un provvedimento d'urgenza dell'Autorità, che dichiarò illecito il meccanismo di applicazione delle commissioni a carico dei donatori.

La denuncia dell'associazione suscitò diverse polemiche e fu oggetto di critica, tra gli altri, anche di Sottile. Secondo Rienzo, "Sottile, di cui è noto l'odio personale verso il Codacons, unica associazione esclusa da 'Mi manda Raitre', anziché lodare l'intervento a tutela della trasparenza e dei donatori, avviò una campagna mediatica sui social tesa a diffamare e calunniare l'associazione, attraverso deliranti tweet e video nei quali, sostanzialmente, accusava il Codacons di truffa aggravata e invitava la magistratura ad indagare sull'operato dell'associazione, dando quindi per certo che il Codacons avesse commesso reati penalmente perseguibili, e confermando la decisione di non invitare l'organizzazione alla sua trasmissione":

Un comportamento che, in qualsiasi altro paese, avrebbe portato la Tv pubblica a licenziare in tronco un conduttore che abusa della sua posizione, e che meriterebbe una puntata di 'Mi manda Raitre' dedicata proprio ad indagare il suo conduttore. Per tale motivo il Codacons ha chiesto un incontro urgente al nuovo direttore di Raitre Franco Di Mare.

Per la cronaca, Codacons ha comunicato di aver querelato per diffamazione anche il virologo Roberto Burioni e il sottosegretario al Ministero dell'Interno Carlo Sibilia.