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Il viaggio da incubo di Giovanni: “In volo da Stoccolma a Roma senza distanziamento”

La denuncia di Giovanni, studente calabrese di 23 anni, in Erasmus in Svezia, che per tornare in Italia lo scorso 20 maggio ha presi due voli, da Stoccolma a Francoforte e da qui a Roma Fiumicino, effettuati entrambi da Lufhthansa, strapieni e senza distanziamento tra un passeggero e l’altro: “Nessun controllo all’imbarco. A bordo ci hanno fatto mettere le mascherine ma poi il personale è passato con snack e bevande e molti le hanno abbassate nello stesso momento”.

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Viaggiare in aereo al tempo dell'emergenza Coronavirus non è affatto facile. Lo sa bene Giovanni De Maria, studente calabrese di 23 anni, che lo scorso 20 maggio da Stoccolma, città dove si trova in Erasmus, è tornato in Italia a bordo di due aerei Lufthansa sui quali, a parte l'utilizzo delle mascherine, non sono state seguite le regole di distanziamento sociale necessarie per evitare la diffusione del contagio. "Voglio denunciare la compagnia per la totale assenza di precauzione e il notevole rischio a cui ha sottoposto tutti i passeggeri", ha scritto Giovanni a Fanpage.it, con tanto di testimonianza fotografica di quello che è successo. Ma procediamo con ordine.

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Il ragazzo, in Svezia dallo scorso mese di gennaio per motivi di studio, decide di tornare in Italia una volta che le misure di contenimento dell'emergenza Covid-19 sono allentate. Il 20 maggio effettua così due voli: uno da Stoccolma a Francoforte, su cui sono state scattate le immagini che ci ha inviato, e l'altro da Francoforte a Roma Fiumicino, entrambi effettuati da Lufthansa. "Già alla partenza, in tutti e due gli scali, non ci è stata misurata la temperatura. Durante l'imbarco eravamo tutti in fila, ma molti non indossavano la mascherina. Non sono stati fatti molti controlli", racconta Giovanni. Ma i problemi cominciano soprattutto a bordo dei velivoli: "Erano quasi pieni, non c'era distanziamento. Le hostess ci hanno detto di indossare le mascherine, e la maggior parte lo ha fatto. Ma poi, fatto ancora più eclatante e surreale, hanno cominciato a distribuire snack e bevande, rendendo ancora più difficile osservare il rispetto delle regole, per cui molti si sono abbassati la mascherina per mangiare o bere nello stesso identico momento".  Il ragazzo ha anche fatto presente al personale di bordo che avrebbe presentato un reclamo alla compagnia: "Spero che in vista del 3 giugno, quando è probabile che saranno consentiti ulteriori spostamenti, vengano riviste le norme dei vettori aerei. Così è davvero pericoloso viaggiare".