Covid e scuola a settembre: banchi distanti, mascherine e ingressi scaglionati. VIDEO

by

Sono le indicazioni del Comitato tecnico scientifico: serviranno alla commissione di esperti guidata dall’ex assessore regionale Patrizio Bianchi per dettare poi le linee guida

BOLOGNA – Banchi a distanza di un metro, mascherine obbligatorie a partire dai 6 anni, tranne durante le interrogazioni, quando basterà stare lontani almeno due metri dalla cattedra, gel per le mani, ingressi differenziati e scaglionati. Sono le indicazioni del Comitato tecnico scientifico per la riapertura delle scuole a settembre che sono arrivate oggi sul tavolo dei ministri dell’Istruzione e della Salute, e che domani saranno discusse con i sindacati. Indicazioni che serviranno alla commissione di esperti guidata dall’ex assessore regionale Patrizio Bianchi per dettare poi le linee guida su modalità di didattica, spazi, trasporti, quadro normativo, che dovranno arrivare entro il 31 luglio ai presidi, che a loro volta dovranno adattare gli istituti. E che partono da una premessa: si riaprirà solo se la curva epidemiologica non salirà; e se dovesse risalire, si richiuderà tutto. A partire dalle elementari e fino al liceo le regole prevedono dunque distanziamento fisico – con i banchi separati di almeno un metro -, obbligo di mascherina, che potrà essere abbassata durante le interrogazioni. Ma come fare a distanziare i banchi, e quindi ridurne il numero, senza poter allargare la classe? Fondamentale sarà l’uso di tutti gli spazi degli istituti: palestre, laboratori, aule di informatica. Più complessa la gestione di bimbi e bimbe alla materna. Per loro i pediatri si sono confrontati a lungo con l’Organizzazione mondiale della sanità, perché sono più a rischio, ma fargli indossare la mascherina per ore potrebbe essere davvero complesso. Dunque per i bimbi da 3 a 5 anni la mascherina non sarà obbligatoria. Ma dovranno lavarsi le mani tanto e spesso, con i gel igienizzanti. Per quanto riguarda le mense – in uso alla materna, alle elementari a tempo pieno e in alcune scuole medie con il modulo -, si potrà mangiare a scuola e varranno le stesse regole dei ristoranti. Ma il vero rischio, più che in aula o in mensa, sarà al primo o ultimo suono della campanella. In quel momento infatti in tutta Italia si muovono 8,5 milioni di studenti, i più piccoli accompagnati da genitori, un milione di insegnanti, oltre 100 mila bidelli. Si entrerà dunque a scaglioni: ad esempio a gruppi, ogni mezz’ora, dalle 8 alle 10 del mattino. Più complesso sarà organizzare le uscite… ma intanto il piano è pronto e, a queste condizioni, a settembre le scuole di ogni ordine e grado riapriranno.