Ftse Mib: possibili sorprese al rialzo. I titoli su cui puntare
Il Ftse Mib sta inviando dei segnali positivi e ora dovrà misurarsi con due resistenze nel breve. La view di Alessandro Cocco.
by Davide PantaleoDi seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.
Il Ftse Mib sta cercando di allontanarsi da area 17.000, pur con qualche incertezza. Cosa aspettarsi nel breve?
Il Ftse Mib venerdì scorso ha inviato un segnale positivo e non mi riferisco tanto alla chiusura della sessione in rialzo, quanto al superamento dei massimi della sessione di giovedì.
Questo di fatto ha aperto le porte verso la prossima resistenza a 17.618 punti, violata la quale il Ftse Mib dovrebbe riuscire a riportarsi sui massimi di fine aprile in area 18.300.
Un'eventuale rottura di questo top di periodo favorirà ulteriori sviluppi positivi che proietteranno l'indice verso i 19.547 punti prima e in seguito verso la soglia psicologica dei 20.000 punti.
Quest'ultima è un'area che era resistenza nel periodo di novembre 2018, per poi diventare supporto tra maggio e agosto 2019, per cui si tratta di un livello abbastanza importante.
Al momento per il Ftse Mib la view è tendenzialmente rialzista, senza dimenticare che c'è un paio di resistenze da andare ad abbattere, ma almeno fino ad area 18.300 non ci dovrebbero essere particolari problemi a salire.
Al ribasso l'attenzione andrà rivolta al supporto dei 16.304 punti, dove troviamo i minimi segnati il 30 marzo.
Al di sotto della soglia di prezzo appena indicata bisognerà guardare all'area dei 15.300, prima di pensare ad un affondo sui minimi di marzo in area 14.000.
Unicredit e Intesa Sanpaolo continuano a salire dopo il rally di venerdì scorso. Cosa può dirci di questi due titoli?
Unicredit si è riportato velocemente al di sopra dei 6,5 euro e sta provando a violare i massimi del 19 maggio a 6,77 euro.
Questo è sicuramente un segnale rialzista e stante la configurazione attuale vedo spazio al rialzo fino ad area 7,5 euro per Unicredit.
Un eventuale sfondamento di questo ostacolo aprirà le porte ad un allungo verso area 8,5 euro, oltre cui guardare ai massimi del 23 marzo a 8,93 euro.
Intesa Sanpaolo preferisco sicuramente ad Unicredit, segnalando che si sta avvicinando ai massimi del 30 aprile a 1,49 euro.
Oltre questo livello ci sarà spazio per un rialzo verso i top del 24 aprile a 1,705 euro.
Attendiamo quindi la rottura della resistenza che può offrire una buona opportunità per Intesa Sanpaolo, segnalando un supporto sui minimi a 1,31/1,3 euro, soglia da non violare assolutamente per evitare ulteriori discese.
Cosa può dirci in merito al recente andamento di ENI e Saipem e quali strategie ci può suggerire per entrambi?
ENI ha toccato un massimo il 2 aprile in area 10,1 euro e se andiamo a tracciare una trendline notiamo che da quel top il titolo è sceso, avviando un trend ribassista.
Quello che è interessante è che questo calo non è violento e quindi si può considerare come una sorta di congestione.
Se andiamo a fissare un supporto sul minimo del 21 aprile in area 7,9 euro, notiamo che per ENI si è creata una compressione del prezzo.
Questo è positivo perchè siamo vicini all'incrocio tra il supporto e la trendline di resistenza e quindi prossimi ad una rottura.
Dal momento che il supporto sta tenendo, se Piazza Affari dovesse salire ancora, allora ENI potrebbe offrire un'ottima opportunità.
Se sarà violata la trendline andremo a monitorare la resistenza a 8,84 euro, ossia i top del 12 maggio, oltre cui il titolo andrà a confermare una view rialzista e punterà ai massimi dl 2 aprile in area 10,1 euro.
Il supporto strategico è in area 7,9 euro, rotta la quale ENI potrebbe scivolare fino al sostegno successivo dei 7 euro.
Per Saipem segnalo un supporto a 2,09 euro, sotto cui si tornerà sui minimi di periodo toccati il 16 marzo in area 1,78 euro.
Se il titolo dovesse riuscire a rimbalzare si potrà guardare in primis ai 2,23 euro, rotti i quali Saipem potrebbe arrivare verso i 2,43 euro, con proiezione successiva a 2,58 euro.
Generali sta allungando il passo oltre quota 12 euro. Qual è la sua view su questo titolo?
Generali si è riportato sopra i minimi del trend di aprile a 11,91 euro e sembra che si stia creando una situazione un po' più favorevole.
Se tracciamo una trendline dai massimi del 30 aprile notiamo che bisogna stare attenti ai 12,58/12,6 euro, dove Generali incontrerà la trendline.
Il titolo dovrà violare questo livello per dare conferme rialziste e candidarsi ad un allungo verso i top di fine aprile in area 13,5 euro.
Al ribasso occhio alla tenuta degli 11,65 euro, la cui rottura spingerà Generali verso quota 11/10,85 euro.