A Padova nuovo corso di laurea triennale in Diritto e Tecnologia

Per formare giuristi esperti in cyber security, robotica, AI, IoT

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Roma, 25 mag. (askanews) – La Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Padova avvia per l’a.a. 2020/21 il corso di laurea triennale in Diritto e Tecnologia, il primo nel suo genere in Italia avviato da una Università generalista. Obiettivo, offrire una formazione trasversale che sta al passo con esigenze sociali ed economiche contemporanee e coniuga linguaggi diversi per creare professionisti che sappiano operare con gli strumenti giuridici, economici e tecnologici, con la conoscenza delle dinamiche informatiche e della loro applicazione nel campo dell’economia.

“È un corso che forma figure particolarmente ricercate, esperti negli aspetti giuridici della sicurezza informatica, della privacy, della finanza e delle attività commerciali in genere – spiega il Presidente del Corso, prof. Andrea Pin del Dipartimento di Diritto pubblico, internazionale e comunitario -. Un profilo molto richiesto oggi è quello, ad esempio, del Data protection officer, ovvero colui che, in una azienda sia pubblica che privata, si occupa del trattamento dei dati personali e garantisce che il dato sia trattato e conservato secondo le norme del Diritto europeo. È il caso di tutte le aziende sanitarie, di logistica, o quelle che fanno parte della filiera del servizio alla persona”.

“Le prospettive lavorative? Basta qualche dato – continua Pin -. Nel 2023 avremo i primi laureati in Diritto e Tecnologia. In base alle stime Cisco, quell’anno gli utenti di internet saranno 5,3 miliardi (nel 2018 erano 3,9). L’87% dell’Europa occidentale sarà connessa (ora l’82). I devices online saranno 3 volte la popolazione terrestre (contro 1,8). Il 70% della popolazione terrestre avrà uno smartphone. Verranno scaricate 300 milioni di app. L’avvento del 5G cambierà il 70% del mondo dell’auto, il 35 della manifattura, il 26 della distribuzione e della logistica, il 20 della sanità. Gli attacchi informatici saranno 15,4 miliardi (contro i 7,9)”.

Gli esami da sostenere nel triennio – alcuni in lingua inglese – includono materie quali: Blockchain and Smart contracts, ovvero quella tecnologia basata su tecniche crittografiche usata ad esempio per i pagamenti con le carte di credito; Diritto europeo della privacy; Diritto penale, Robotica e Intelligenza artificiale; Data access and web. Ma anche corsi specializzati in materie dell’economia, come Economia dei mercati digitali, e Diritto commerciale: società, innovazione e fintech.

Di particolare interesse – sottolinea Unipd – il corso in Internet of things, ovvero gli “oggetti intelligenti” che ci circondano all’interno delle nostre case, in grado di dialogare con i nostri device ma che ci espongono a rischi di intrusioni e violazioni della privacy; e quello in Algotrading and Law, ovvero l’uso degli algoritmi in Borsa.

Il Corso triennale si struttura in un biennio comune e il terzo anno a scelta con un indirizzo economico, digitale/informatico, o giuridico. Oltre al Data protection officer, si formeranno consulenti della proprietà industriale, gli innovation officers che si occupano di integrare le tecnologie nelle professioni legali o nelle attività economiche. Terminato il triennio, i laureati potranno proseguire con un biennio in Economia o in Data science, dove diventeranno programmatori con una forte consapevolezza giuridica. Il corso si avvale della collaborazione dei Dipartimenti di Diritto pubblico, internazionale e comunitario, Diritto privato, Economia, Matematica, Ingegneria dell’Informazione.