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Effetto coronavirus, aumentano i risparmi. In Italia 17 miliardi restano nei conti correnti

Financial Times: depositi bancari aumentati a dismisura. La Bce avverte: rischi per la ripresa se i consumatori non spendono

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L’emergenza coronavirus fa aumentare i depositi in banca nelle principali economie europee, con il rischio che la riluttanza dei consumatori a spendere ritardi la ripresa economica una volta terminata la crisi sanitaria. Secondo i dati della Bce e della Banca d’Inghilterra, i tassi di risparmio sono cresciuti in marzo a dismisura rispetto alle medie in quattro paesi su cinque, con l’eccezione della Germania.

In Italia i risparmiatori hanno messo da parte 16,8 miliardi di euro, rispetto a una media mensile di 3,4 miliardi. In Francia i risparmiatori hanno lasciato in banca 20 miliardi di euro, contro una media di 3,8 miliardi. La Banca di Francia, in una ricerca a parte, ha poi mostrato che a metà maggio questo trend è accelerato e i soldi depositati in banca dai francesi sono lievitati a 60 miliardi di euro. In Spagna le famiglie hanno risparmiato a marzo 10,2 miliardi di euro, contro una media di 2,3 miliardi. E in Gran Bretagna i depositi sono cresciuti al livello record di 13,1 miliardi di sterline. Tra i grandi Pesi europei l'unica eccezione è la Germania, dove i depositi bancari sono fortemente diminuiti a marzo, perché i risparmiatori hanno ritirato i soldi dai loro conti correnti. E questo perché i tedeschi preferiscono mantenere i loro risparmi in contanti durante una crisi, come hanno fatto anche al culmine della crisi finanziaria del 2008. La Bundesbank ha riferito che il denaro in circolazione in Germania è aumentato di 39,7 miliardi di euro tra la fine di gennaio e l'inizio di maggio.

Questo forte aumento dei risparmi in Europa, nota il Financial Times, suggerisce che la parsimonia dei consumatori durante questa crisi da coronavirus potrebbe ostacolare la possibilità di una ripresa economica trainata dal consumo. «Quest'anno c'è stato un notevole aumento dei risparmi delle famiglie - ha dichiarato Philip Lane, capo economista della Bce -. E una delle grandi questioni macro che dovremo porci è quanto durerà questo ritardo delle famiglie nei consumi». La Commissione europea nelle sue previsioni di primavera ha stimato che i risparmi delle famiglie dell'Eurozona sarebbero saliti dal 12,8% del reddito disponibile lo scorso anno a un massimo record del 19% quest'anno, prima di ridursi al 14,5% l'anno prossimo. Gli economisti avvertono che la riluttanza dei consumatori a spendere i soldi extra che hanno risparmiato rischia di privare i rivenditori europei colpiti dalla pandemia della spinta di cui hanno bisogno per recuperare da quella che si prevede sarà la peggiore recessione dell'era postbellica.