Immuni, nessun ritardo: l'Italia pronta al contact tracing | MobileLabs
L’app Immuni arriverà sul mercato a cavallo della fine del mese. Non ci saranno ritardi. Sono queste le parole del commissario all’emergenza Domenico Arcuri. L’Italia dunque di prepara ad accogliere l’applicazione di contact tracing che si baserà sul modello disegnato da Apple e Google. Gli smartphone sono stati aggiornati e sono pronti per far funzionare correttamente l’app. Ora manca solo la protagonista: Immuni.
Nessun ritardo, dunque. Tra pochi giorni, i cittadini dovrebbero essere in grado di scaricarla a partire dal Play Store per i dispostivi Android e da App Store per i dispositivi iOS. L’installazione sarà volontaria. Nessuno sarà obbligato a utilizzarla. Fermo restando che l’efficacia di Immuni dipenderà in gran parte dalla percentuale delle persone che decideranno di installarla. A quanto pare, è necessario che venga adottata da almeno il 60% di italiani.
Come abbiamo avuto modo di ribadire a più riprese, Immuni sfrutterà il Bluetooth per tenere traccia dei contatti e non utilizzerà in nessun caso la geolocalizzazione. Inoltre, i dati che si scambieranno gli smartphone saranno anonimizzati e saranno completamente eliminati non appena l’emergenza sarà terminata, o comunque entro il 31 dicembre 2020. La piattaforma di supporto sarà istituita presso il Ministero della Salute e sarà “realizzata esclusivamente con infrastrutture localizzate sul territorio nazionale e gestite da amministrazioni o enti pubblici o società a totale partecipazione pubblica”.
Vi invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato in cui abbiamo analizzato nel dettaglio Immuni, il suo funzionamento e la tecnologia utilizzata. Insomma, l’Italia sembra aver rispettato la tabella di marcia. Se lo strumento sarà efficace, ce lo dirà il tempo. La speranza è che presto le diverse soluzioni scelte dai Paesi europei possano essere interoperabili per garantire un tracciamento efficace anche fuori dai confini nazionali.
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