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I poteri forti, ad iniziare da confindustria, si sono rotti le palle di conte. e al colle..

SE NON SI RIESCE A CAMBIARE PASSO, MEGLIO CAMBIARE GOVERNO - I POTERI FORTI, AD INIZIARE DA CONFINDUSTRIA, SI SONO ROTTI LE PALLE DI CONTE – FONTI DELLA MAGGIORANZA: “TEMIAMO CONTRACCOLPI” - PERSINO AL QUIRINALE NON FANNO PIÙ MISTERO DI ESSERE STANCHI DELL'ATTUALE ANDAZZO POLITICO. MA I PENSIERI DI MATTARELLA SONO TUTTI PER LA TENUTA DEL CONTE 2 (ALMENO PER TUTTA L'ESTATE)


Marco Antonellis per affaritaliani.it

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mattarella conte

Se mi sono stupito del voto di Matteo Renzi sulla sfiducia a Bonafede? "No, ormai Renzi ha più parlamentari che voti, basta vedere i sondaggi": parola di Urbano Cairo. Parole come pietre che hanno lasciato sgomenti i parlamentari di Italia Viva che non si sarebbero mai aspettati una presa di posizione del genere da parte del potentissimo editore del Corriere della Sera proprio mentre Matteo Renzi, spiegano, sta facendo di tutto per difendere e rilanciare l'imprenditoria nazionale.

Ma in realtà sono molti gli esponenti dei poteri forti a pensarla esattamente come Cairo ("non è questo il momento di piantare bandierine" il refrain più ascoltato) anche se evitano accuratamente di esporsi in pubblico. E le preoccupazioni dei poteri forti diventano automaticamente scosse telluriche all'interno della maggioranza di governo: "Temiamo contraccolpi" spiegano fonti parlamentari di primo piano. Cominciano ad essere troppi i fronti aperti con quelli che "contano", a cominciare dalla Confindustria del neopresidente Bonomi, per nulla intenzionato a fare sconti a "Giuseppi" e che anzi sta preparando una "grande offensiva" per i prossimi mesi.

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bonomi conte

Perchè i poteri forti, tradizionalmente vicini al governo, si stanno riposizionando. La parola d'ordine è "rilanciare il Paese": quindi, se non si riesce a cambiare passo, meglio cambiare governo. E c'è chi azzarda paragoni addirittura con la prima guerra mondiale quando all'Italia per vincere fu necessario cambiare in corsa il "generalissimo" Cadorna, fino a quel momento considerato inamovibile, con Diaz. Altro che Winston Churchill...

Persino al Quirinale non fanno più mistero di essere stanchi dell'attuale andazzo politico: "Questo è un momento in cui bisognerebbe anteporre il bene del paese alle pur legittime ambizioni personali…" sospirano dal Colle. Ma i pensieri del Capo dello Stato ora sono tutti per la tenuta del Conte 2 e alle trattative con l'Europa. La parola d'ordine è "sostenere" il Premier ad andare avanti almeno per tutta l'estate, il tempo necessario che servirà per concludere la trattativa con l'Europa. Poi, in vista dell'avvio della "Fase tre", si vedrà. Al Colle sono ben coscienti dei limiti del Conte 2, compreso quello dell'assenza di un vero progetto per il rilancio del paese ma "nella vita non si può avere tutto…e noi dobbiamo fare con quello che c’è…". Ma ancora per quanto?

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sergio mattarella giuseppe conte 9
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giuseppe conte carlo bonomi