Mascherine e guanti gettati a terra: multe fino a 6mila euro
In alcune città sono previste multe pesanti per chi getta a terra i dispositivi di protezione. Mascherine e guanti, infatti, sono considerati rifiuti pericolosi
by Gabriele LaganàAbbandonare rifiuti in strada è sempre un gesto esecrabile. Un’azione che danneggia l’ambiente e che oggi, a causa dell’emergenza coronavirus, potrebbe provocare un serio e immediato danno alla salute dei cittadini. Nell’ultimo periodo, infatti, tra gli oggetti che le persone gettano dove capita figurano guanti e mascherine, i dispositivi di protezione individuale divenuti quasi obbligatori per arginare l’epidemia.
Questo atto di inciviltà, però, potrebbe costare caro a quanti lo compiono. Si rischiano fino a 6mila euro di multa a Castelfranco Emilia, comune del Modenese, e fino a 5mila a Termoli, in provincia di Campobasso. Un bel salasso. Si arriva a cifre così alte, che dovrebbero spingere i cittadini a rispettare le regole nell’interesse di tutti, in quanto si considera guanti e mascherine come rifiuti pericolosi che provocano, come c’è scritto nelle ordinanze, un "rischio sanitario".
Il problema, in realtà, riguarda tutta Italia. Come sottolinea La Nazione, la sanzione tipo per questa infrazione di solito arriva a 450 euro. Ma ci sono eccezioni. Oltre ai casi appena citati si ricorda che a Selargius, nel Cagliaritano, la multa è di 300 euro ma sale a 3mila per i commercianti che non si attrezzano con gli appositi cestini per i rifiuti.
Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia, ammette di seguire le istruzioni dell'Iss, l’Istituto superiore di Sanità, che spiegano come guanti e mascherine possono essere smaltiti nell'indifferenziata. Ma c’è un punto sul quale si potrebbe discutere. Lo stesso Iss, infatti, riconosce che i dispositivi di protezione dovrebbero essere trattati come rifiuti ospedalieri. Eppure, come ammette il primo cittadino ciò non avviene perché "la cosa è di difficile attuazione". Per questo, per tentare di limitare i danni, il sindaco, ha stabilito che l'abbandono di tali strumenti deve essere punito con una sanzione “da 600 a 6mila euro”, così come prevede il Codice dell' ambiente. "Non solo possono trasmettere il contagio - chiarisce Gargano - ma anche altre malattie, come Hiv o epatiti, pare che ce ne siamo dimenticati. Poi c'è un problema di decoro urbano e di danno all'ambiente. Ci vogliono anni perché la plastica si degradi".
Francesco Roberti, sindaco di Termoli, sulla questione ha idee simili. Nell'ordinanza del 21 maggio fa riferimento all’articolo 650 del codice penale, che prevede 206 euro di ammenda. La multa aumenta in modo considerevole in quanto si tiene conto anche del decreto 267 del 2000, che prevede una sanzione da 500 a 5mila euro per "l'inosservanza delle ordinanze emanate dal sindaco".
Luigi Altamura, comandante della polizia locale a Verona e dirigente Anci, ammette di ricevere ogni giorno segnalazioni per questi rifiuti abbandonati ovunque. "Però- spiga aumentare a dismisura le sanzioni non serve a nulla, rischiano di rimanere grida manzoniane. Contano molto di più i controlli. A Verona abbiamo da anni un sistema di videosorveglianza e l'abbandono dei rifiuti, anche pericolosi, viene sanzionato con 450 euro, è previsto dal regolamento comunale".
Prevenzione della malattia e tutela dell’ambiente devono essere temi che camminano di pari passo. Nelle settimane scorse Federfarma Napoli e Legambiente si sono fatti promotori di una campagna di corretta informazione sullo smaltimento dei dispositivi di protezione individuale, quasi un miliardo quelli usati in Italia secondo uno studio del Politecnico di Torino. In tutte le farmacie di Napoli sono, ad esempio, affissi manifesti con i quali si sensibilizza la cittadinanza sul modo corretto di conferire i prodotti, anche nel caso in cui siano stati usati da un soggeto positivo al Covid-19 o in quarantena obbligatoria. "Sei un cittadino altruista se usi la mascherina per la tua salute e per quella degli altri. Sei un cittadino responsabile se non abbandoni mascherina e guanti per strada, ma li smaltisci correttamente nell’indifferenziata", è il messaggio perentorio per spingere tutti a tenere comportamenti virtuosi.