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Accadde Oggi | Bianchi nono a Monaco con la Marussia

Il compianto pilota nizzardo firmò una vera impresa nel Principato sei anni fa

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La Roulette di Monaco è storicamente una grande occasione per piloti e team non di prima fascia per ritagliarsi un posto al sole e, soprattutto, punti pesanti per strappare un piazzamento da sogno in classifica costruttori e il relativo montepremi. Nel 2014, ad esempio, fu Jules Bianchi – pilota sottovalutato secondo Daniel Ricciardo – l’autore di una vera e propria impresa.

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Il pilota della Ferrari Driver Academy, morto prematuramente il 17 luglio del 2015 in seguito all’incidente di Suzuka durante il Gran Premio del Giappone del 2014, il 25 maggio del 2014 portò la Marussia-Ferrari all’ottavo posto al traguardo salvo poi essere retrocesso in nona posizione per una penalità di cinque secondi che poteva costare al classe 1989 quelli che sono stati gli unici punti conquistati in carriera in F1.

I cinque secondi di penalità aggiunti al tempo di Bianchi erano dovuti all’avanzamento in griglia di partenza di una piazzola – Pastor Maldonado non era riuscito ad avviare la sua Lotus – anziché lasciare vuota quella che era occupata dal venezuelano. Il pilota Marussia ha provato a scontare la penalità ai box in occasione della sosta, ma lo fece in regime di Safety Car e perciò la Direzione Gara non ha ritenuto valido l’espediente aggiungendo cinque secondi al tempo del pilota francese.

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Questa sanzione retrocesse Bianchi dall’ottava alla nona posizione alle spalle di Romain Grosjean, un risultato che sarebbe stato un beffardo undicesimo posto se Kimi Raikkonen e Kevin Magnussen non avessero perso diverso tempo in seguito ad un contatto al Loews che costrinse entrambi ad attendere l’ausilio dei commissari per ripartire.

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Kimi Raikkonen era in lotta per il podio, ma in regime di Safety Car proprio il compagno di box di Bianchi, Max Chilton, colpì la Ferrari del finlandese causando la foratura della gomma posteriore e una ulteriore sosta ai box che distrusse la gara di Iceman. Nel finale, il disperato attacco ai danni di Magnussen non andò a buon fine per la gioia di Bianchi e della Marussia, che grazie ai due punti conquistati dal talento della FDA concluse la stagione al nono posto in classifica costruttori davanti alla Sauber e alla Caterham.