https://www.formulapassion.it/wp-content/uploads/2020/05/Mattia_Maestri.jpg

FormulaPassion.it

Paziente 1 verità 0

Il 37enne di Codogno Mattia Maestri, primo italiano ad essere risultato positivo al Coronavirus, ha ricominciato a correre e ha contestato tutte le falsità che sono circolate sul suo conto

[Rassegna stampa] – Nessuna maratona, nessuna cena con i cinesi, nessun ricovero rifiutato e un peso di 98 kg al momento del ricovero, non proprio un fisico da atleta come era stato dipinto dai media. Mattia Maestri, 37enne Codogno che passerà alla storia come il ‘Paziente uno’ in Italia a cui è stato diagnosticato il Coronavirus, in una lunga intervista concessa al magazine Sportweek ha voluto spazzare via tutte le fake news che lo hanno visto suo malgrado protagonista. Di seguito alcuni estratti delle precisazioni fornite dal ‘Paziente uno’ che ha sfatato diverse bufale sul suo conto circolate durante le fasi iniziali della pandemia.

“Alcuni miei amici si sono iscritti ai social per difendermi da tutte le falsità che circolavano su di me. […] Nel mondo della comunicazione c’è qualcosa che non ha funzionato […] Dopo il 21 febbraio è stato scritto di una mia cena con un cinese, di due maratone corse in una settimana e dei ricoveri che avrei rifiutato: erano tutte notizie false […] Il mio risveglio (dopo esser stato intubato) è stato normale, non ero a conoscenza di essere positivo semplicemente perché non sapevo dell’esistenza del Coronavirus e ignoravo anche il fatto di aver riaperto gli occhi dopo tre settimane di vuoto. […] Nei miei primi giorni ‘digitali’ oltre a non essere tornato molto fresco e lucido tutti continuavano a consigliarmi di non digitare ‘Paziente 1’ su Google o di entrare in Facebook. Qualcosa in realtà ho letto, ma se dal 21 febbraio in poi avessero scritto su di me solo informazioni vere, credo che qualche hater non mi avrebbe simpaticamente dato del co*lione. […] Mi è stato anche proposto sia dai medici che dai miei capi al lavoro un sostegno per un eventuale percorso psicologico. Ho detto ‘no grazie’, mi sento normalissimo. Per me, da tanti punti di vista, si è trattato solo di una polmonite […]”.
Luca Castaldini, Sportweek #21 2020