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CdS - Protocollo, linee guida chiare: ecco come sarà la ripartenza della Serie A

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Come sarà il calcio italiano nell'era Covid-19? Mentre sono ancora in corso le discussioni per scrivere il protocollo definitivo che, si spera, darà il la alla ripartenza della Serie A, il Corriere dello Sport anticipa il futuro fornendo nel dettaglio le linee guida punto per punto:

Lo stadio avrà tre zone
Interno stadio/zona tecnico-sportiva, tribune-area media/tribuna stampa ed esterno stadio. Con area tecnica si intendono il terreno di gioco, il recinto di gioco con bordocampo e inclusa l’area tecnica, il tunnel dei giocatori e l’area spogliatoi. Per spalti comprendiamo le tribune, le aree media (sala stampa, flash zone e mixed zone) e GOS, cioè le sale di controllo. Le aree esterne invece sono Tv compound e gli spazi limitrofi come i parcheggi. Il numero massimo di persone ammesse allo stadio è di 300 per la Serie A (proporzionalmente inferiore per B e C) suddiviso per le diverse attività: il numero deve comprendere solo le figure strettamente necessarie. Il gruppo squadra della società ospite non deve superare le 60 persone per A, per B e C proporzionalmente inferiore. Il numero di persone potrà essere modificato su indicazioni delle forze dell’ordine. All’interno di ciascuna zona non è consentita la presenza in contemporanea di non più di 130 persone per la A. Delle 300 fanno parte, per esempio, 22 titolari, 24 riserve, 4 match analyst, 8 delegati ospiti, 1 medico, 10 del servizio sanitario, 10 giornalisti, 10 fotografi, 65 produzioni tv e 20 licenziatari Tv.

Persone divise per fasce orarie
La fascia temporale di gestione del giorno gara dovrà essere considerata su 10 ore di attività compresa la partita, il tutto suddiviso in finestre di due ore: dai lavori di preparazione, ai sopralluoghi delle tv al controllo del terreno di gioco. Per esempio con una partita alle 21: riscaldamento pre-gara degli ospiti ingresso 20.10 e della squadra di casa alle 20.12, uscita 20.43 e 20.45. Uscita dagli spogliatoi per giocare: ospiti alle 20.56, squadra di casa alle 20.57.

Tutti gli arrivi scaglionati
L’arrivo allo stadio avverrà in modo separato per orario e luogo di ingresso. Due pullman sanificati per squadra per garantire distanze tra giocatori e personale, e l’utilizzo di mascherine. Prima gli arbitri, poi la squadra ospite e infine quella di casa a cui è consigliato anche l’arrivo con auto proprie. L’eventuale intervista a un calciatore da parte di una emittente che ha esclusiva avverrà con distanza di sicurezza e microfono boom.

Spogliatoi “allargati”
Sarà garantito l’ingresso contingentato e distanziato negli spogliatoi. L’organizzazione all’interno sarà altrettanto rigorosa: separazione tra titolari, portieri e riserve, bilanciamento dell’utilizzo delle stanze. L’utilizzo di macchinari fitness o lettini per massaggi verranno effettuati in sicurezza e con dispositivi sanitari. Saranno usate pettorine usa e getta, tutti gli operatori saranno dotati di bombolette di alcol per la sanificazione delle attrezzature.

Controlli
All’ingresso allo stadio tutte le persone che non appartengono al gruppo squadra dovranno effettuare controllo della temperatura e saturimetro e produrre una autocertificazione che attesti di non avere avuto sintomi Covid-19. L’ingresso è consentito solo dopo aver superato il controllo sanitario. Qualora un utente manifestasse sintomi riconducibili a Covid-19 verrà isolato e seguirà un percorso fuori dallo stadio. 

Ricognizioni separate 
Cinque minuti dopo l’arrivo dell’ultima squadra ci sarà il check del campo, le squadre dovranno farlo separatamente. A un’ora dal via verifica del kit gara fuori dallo spogliatoio dell’arbitro in una apposita postazione con la consegna della formazione ufficiale. Il delegato coordinerà l’ingresso in campo delle squadre per il riscaldamento che non dovrà essere simultaneo per gli accessi al tunnel. 

Interviste tipo Formula 1  
Non ci saranno le riprese tv negli spogliatoi: sia le riprese nel pre riscaldamento che nel post, no stand up all’interno dello spogliatoio da parte dell’emittente titolare. Da mezz’ora a dieci minuti prima del kick off intervista a un dirigente o tesserato, in via eccezionale ove possibile sul terreno di gioco. Ci sarà anche una riduzione delle telecamere per produzione standard C o D con 10-12 telecamere e non più 17. 
L’eventuale intervista flash all’intervallo con microfono boom e distanza di un metro e mezzo dal giornalista. Stesso criterio per le interviste flash a fine partita, le altre avverranno in un’area dedicata e sanificata con distanze di 2 metri e saranno quelle dell’emittente titolare di diritto. Zona mista e working area chiuse, le conferenze stampa saranno in modalità Formula Uno, prodotte televisivamente, con raccolta delle domande via Skype/Whatsapp e sottoposte al tecnico da un delegato. Riduzione delle postazioni e del numero di interviste per necessità igieniche. Non ci sarà possibilità di integrazioni live così da ridurre all’interno delle aree del Vor la presenza a un unico spotter e massimo due.