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la Repubblica

Ragusa, consigliere 5 stelle denuncia sbarco immigrati: ma erano diportisti di Palermo

Il capogruppo grillino Sergio Firrincieli scambia un'imbarcazione di “clandestini”, come li ha definiti, con una di palermitani

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Scambia un'imbarcazione di “clandestini” con una di palermitani che stava effettuando uno scalo tecnico al porto turistico di Ragusa. È quello che è successo al capogruppo al consiglio comunale di Ragusa del M5s Sergio Firrincieli che ieri pomeriggio ha diffuso una nota: “Un arrivo di clandestini al porto di Marina di Ragusa? E’ la prima volta o ci sono già stati altri episodi? E perché il sindaco non è intervenuto comunicando quello che stava accadendo alla cittadinanza? E, soprattutto, chi garantisce che siano state rispettate le misure anti-contagio?”. Questi sono i timori e gli interrogativi del grillino, anche perché “il rischio è che se, così fosse, è destinata ad aprirsi una maglia difficile da chiudere”.

Trascorrono un paio di ore e Firrincieli è costretto a fare una rapida inversione, anzi una virata. “Sembra che si tratti di una famiglia palermitano-romena domiciliata nel capoluogo isolano. E sembra che l'arrivo al porto turistico di Marina sia stato autorizzato. E' stato, comunque, opportuno che sulla vicenda, dopo le segnalazioni, si facesse chiarezza per capire che cosa era realmente accaduto oggi al porto turistico di Marina”. Nonostante la cantonata, il capogruppo 5stelle tiene il punto: “Resta da capire perché è stato scelto il porto di Marina e non quello di Pozzallo. E restano da sciogliere gli interrogativi sui motivi che hanno permesso questo trasferimento in un periodo in cui le frontiere sono chiuse”.

A raccontare quello che è avvenuto è la società che gestisce il porto turistico di Marina di Ragusa. “Ad arrivare al porto turistico è stata un’imbarcazione con bandiera maltese per un scalo tecnico. Una volta attraccata, un gruppo di cittadini comunitari ha chiesto di poter scendere a terra. La direzione del porto, seguendo le attuali normative, ha immediatamente contattato i Carabinieri e la Capitaneria di Porto che hanno gestito la presenza di queste persone in sinergia con la Sanità Marittima Usmaf di Siracusa, competente per territorio. Verificate le condizioni di salute, secondo le procedure anticovid, le forze dell’ordine hanno autorizzato lo sbarco e stabilito il trasferimento a Partinico, dove risiede il capofamiglia, per la quarantena”.