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Sotto la lente dell'analisi tecnica: Moncler e Mondo Tv

La lista che segue è composta da alcuni dei titoli appartenenti agli indici di Borsa Italiana, ritenuti tra i più significativi.

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La lista che segue è composta da alcuni dei titoli appartenenti agli indici di Borsa Italiana, ritenuti tra i più significativi in base ai criteri di liquidità dell'analisi tecnica e tali da garantire una rappresentazione complessiva dei vari settori ICB italiani. L'analisi interpreta i valori di supporto e resistenza secondo un orientamento temporale di breve periodo (1-2 giorni).

Moncler

Moncler (-2,07%) estende il ribasso dopo il test dal basso, in area 33,10, della neck line del testa spalle ribassista disegnato a partire dal top del 25 marzo. Il return move sulla linea citata rischia di anticipare ulteriori ribassi verso 28,50 euro, target della figura. Solo il ritorno al di sopra di 33,10 permetterebbe di credere in un miglioramento verso area 35, 50% di ritracciamento del ribasso dal top di dicembre.

Mondo TV

Mondo TV (+11,17%) resiste al di sopra della media mobile a 50 giorni, in transito a 1,76 circa. La permanenza sopra questo riferimento potrebbe favorire spazi di crescita verso obiettivi a 2,14, poi fino a 2,40 circa. Prezzi che dovessero scendere sotto quota 1,76, farebbero invece temere ulteriori ribassi verso 1,50 almeno.

La Doria

La Doria (+6,32%) rimbalza da area 9,30/9,40, media mobile a 50 giorni, dpo una breve pausa di consolidamento. La permanenza sopra questo riferimento potrebbe offrire la sponda per un attacco ai massimi recenti a 11,50 euro, oltre i quali si aprirebbero spazi di crescita verso area 12,40/12,50. Sotto area 9,30, invece, indicazioni negative per un nuovo test dell'importante supporto posto tra 8,70 e 9 euro.

Poste Italiane

Poste Italiane (-0,98%) poco mosso in attesa di nuovi spunti sopra supporti a 6,10 circa. Oltre 7,58 circa, trend line che scende dai top di aprile, possibile miglioramento per obiettivi a 8,20, massimi di fine aprile, poi a 8,71, top del 7 aprile. Discese sotto 6,10 euro aprirebbero invece la strada verso 5,50 circa, poi fino ai bottom del 2016 a quota 5.

Interpump

Interpump (+1,84%) resta ben posizionato per estendere la reazione partita a marzo verso target a 29,50/30 euro. Le prospettive rialziste verrebbero invece messe in stand-by nel caso di cedimento del minimo toccato giovedì a 25,12 euro, prologo al test dei supporti presenti in area 24.

(CC - www.ftaonline.com)