“Esco a fare due passi”, ma scompare nel nulla: 16enne trovata morta dopo 14 giorni
Tragedia nel Regno Unito dopo è stata trovata morta Louise Smith, 16enne scomparsa nell’area di Leigh Park, nell’Hampshire, lo scorso 8 aprile. Dopo giorni di ricerche, il cadavere è stato rinvenuto in un’area boschiva e la polizia ha fatto sapere di trattare il caso come omicidio. Una coppia di sposi di 29 anni era stata arrestata con l’accusa di rapimento, ma subito dopo rilasciati su cauzione. Continuano le indagini.
by Ida ArtiacoÈ stata trovata morta dopo 14 giorni di incessanti ricerche Louise Smith, 16enne scomparsa nell'area di Leigh Park, nell'Hampshire, Regno Unito, l'8 maggio scorso dopo aver detto agli amici di avere bisogno di prendere una boccata d'aria. Il suo cadavere è stato rinvenuto giovedì nella zona boschiva di Havant non molto lontano dal luogo della sparizione. Nella giornata di ieri, gli investigatori hanno confermato di trattare il caso come omicidio: "La ragazza è stata assassinata prima che il suo corpo venisse abbandonato – ha dichiarato il sovrintendente capo investigatore Scott MacKechnie -. Stiamo lavorando per mettere insieme tutti i pezzi degli ultimi momenti di vita di Louise e individuare il responsabile". La vicenda sta tenendo col fiato sospeso il Paese, già alle prese con l'emergenza Coronavirus.
Anche se è già stato condotto un esame post mortem sul corpo dell'adolescente, la polizia non ha rivelato le cause del decesso, sui cui vige il più stretto riserbo. Louise è stata vista l'ultima volta a Somborne Drive nell'area di Leigh Park verso mezzogiorno dell'8 maggio. Poi, il nulla. Lo scorso 15 maggio gli agenti, dopo aver sentito alcun vicini di casa della ragazza, avevano arrestato una coppia di sposi, Shane e Chazlynn Jayne Mays, (noti come Cjay), entrambi 29enni, i quali per primi hanno denunciato la scomparsa della 16enne, avvisandone anche la madre. L'accusa a loro carico era di rapimento. Gli agenti hanno messo anche a soqquadro la loro abitazione, poi sono stati rilasciati su cauzione. "I nostri ufficiali, un team di circa 100 persone – ha concluso Scott MacKechnie – continueranno a condurre indagini nella zona di Leigh Park e il vasto lavoro forense continuerà per alcuni giorni nel boschetto di Havant". "Aveva ancora tutta la vita davanti, è una tragedia, non meritava una fine simile. Era energica e frizzante, si poteva parlare con lei per ore", hanno raccontato alla stampa locale alcuni dei suoi amici, che ora aspettano risposte sulla sua morte.