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Il miracoloso alettone di Mauro Forghieri

Gran Premio del Brasile 1977. Venerdi 21 gennaio le Ferrari sono in difficoltà nella prima giornata di prove libere

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Niki Lauda e Carlos Reutemann non riescono ad avere rendimenti accettabili mentre James Hunt, fresco campione del mondo, viaggia come un treno con la sua McLaren motorizzata Ford Cosworth. Lauda è reduce da due mesi abbastanza travagliati. Nel novembre, al Paul Ricard, Enzo Ferrari aveva convocato Reutemann per i test invernali.
Lauda, però, a sorpresa era giunto sul circuito e aveva preteso di mettere il sedere sulla monoposto ed effettuare anche lui i test. A Natale aveva trascorso una settimana in montagna, a Saint Moritz. Il 24 dicembre il Corriere della Sera mi aveva spedito in quella località per intervistarlo e Niki mi aveva detto chiaro e tondo che avrebbe vinto il mondiale. In Argentina, due settimane dopo, era stato appiedato da noie all’alimentazione, mentre Carlos era giunto terzo. A Interlagos, dunque, Niki era piuttosto nervoso e temeva che la squadra, alla fine, puntasse sul suo compagno di squadra.

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Il sabato Niki non riesce a tirar fuori un ragno dal buco. A una decina di minuti dalla fine della qualifica, i meccanici di Reutemann montano sulla Ferrari dell’argentino un nuovo alettone giunto in mattinata in aereo dall’Italia. “Si trattava di un alettone sperimentale – mi racconta oggi Mauro Forghieri che avevo testato nella galleria del vento e che aveva dato un discreto risultato, migliore di quelli che avevamo in uso. Purtroppo in fabbrica erano riusciti a farne uno solo e allora, durante le prove, chiesi due o tre vole a Niki se volesse provarlo: lui riuftò sempre quella soluzione. Allora feci sistemare l’alettone sulla macchina di Carlos”.

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Con quell’alettone Reutemann conquistò il secondo posto in qualifica – tempo 2’30″18 –  alle spalle di Hunt che aveva staccato il crono di 2’30″11 e, alla domenica, vinse la gara. Ovviamente la stampa internazionale, soprattutto italiana e brasiliana, parlò del miracoloso alettone di Forghieri. “Di certo non sarà stato solo merito di quell’alettone – mi confessa oggi l’ingegnere -, mentre penso che Reutemann ci abbia messo anche del suo. Ma Niki se la prese e mi disse che avrei dovuto mettere il nuovo alettone sulla sua macchina senza dirgli nulla”. La battaglia fra Reutemann e Hunt fu bellissima, poi l’inglese in difficoltà con le gomme dovette arrendersi definitivamente e arrivò secondo alle spalle del ferrista. E solo sette piloti arrivarono al traguardo su 22 partenti. Lauda fece una splendida gara, rimontò e giunse terzo. Poi, nel proseguo della stagione, vinse tre Gran Premi e conquistò una quantità di piazzamenti vincendo il titolo mondiale. Proprio come mi aveva annunciato a Saint Moritz nel Natale 1976.