Serie A, calendario e orari per la ripresa: i calciatori non vogliono giocare alle 16.30
La ripresa del campionato di Serie A si avvicina: il 26 maggio il Consiglio di Lega fisserà i criteri per il calendario delle partite, il 28 maggio arriverà la data ufficiale per l’inizio del campionato dopo l’incontro con il Governo. Due le date individuate: 13/14 giugno oppure 20/21 giugno. Ma scoppia la grana degli orari, per l’Assocalciatori lo slot delle 16.30 non è accettabile per le condizioni climatiche del periodo e per i rischi che corrono gli atleti.
by Maurizio De SantisÈ la settimana decisiva per la ripresa del campionato di Serie A. Quando ci sarà il nuovo fischio d'inizio? Nel week-end del 13/14 giugno (come inizialmente ipotizzato ma in tal caso occorrerebbe un nuovo decreto del Governo che revochi il divieto di ogni attività sportiva fino al 14) oppure in quello successivo del 20/21 giugno. Le parole del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, hanno di fatto indicato la rotta: si tornerà in campo, considerata anche l'evoluzione positiva della curva dei contagi da Covid-19 nella "fase 2" dell'emergenza sanitaria, e lo si farà in base a un protocollo sanitario per le partite elaborato in queste settimane e spedito nella giornata di domenica al Comitato tecnico/scientifico del Governo.
È l'ultimo passaggio formale prima dell'incontro del 28 maggio tra la Federcalcio, la Lega e il Governo che sancirà ufficialmente la data della ripartenza dopo quasi tre mesi di stop. Due giorni prima (il 26) il Consiglio di Lega fisserà i criteri per la compilazione del nuovo calendario, compresa la Coppa Italia. Una volta che tutte le tessere del mosaico saranno a posto il Consiglio Federale (3 giugno) metterà nero su bianco e darà il via libera al "calcio giocato".
L'ultima gara giocata fu Juventus-Inter dell'8 marzo scorso poi il "lockdown" chiude tutto il Paese e mise il campionato in stand-by nell'attesa di poter ricominciare. Lo si farà tra qualche settimana sempre a porte chiuse e con un ritmo serrato per effetto delle 124 gare che mancano all'appello per la chiusura della stagione. Dodici giornate più altro quattro di recupero in calendario verranno spalmate fino ad agosto (mese che, in base alla determinazione della Uefa, verrà dedicato alla Champions e all'Europa League).
Si giocherà con una cadenza di 3 match a settimana e con orari che verranno divisi in 3 fasce: 16.30, 18.30 e 21.00 sono gli slot individuati e che hanno sollevato perplessità tra i calciatori. Il vice-presidente dell'Aic, Umberto Calcagno, ne ha parlato chiaramente: giocare a luglio nel pomeriggio, con temperature e condizioni climatiche proibitive, per giunta dopo 3 mesi d'inattività, è troppo rischioso per la salute dei calciatori. "I presidenti pensano solo alle tv, non alla salute dei giocatori", ha ammesso nell'intervista a Repubblica.