Novità mercati 2020: il trading virtuale vince su investimenti tradizionali?
Vediamo cosa succede nei mercati in questa prima metà del 2020 e del perché del successo del trading online
by Richy GarinoUn 2020 non certo positivo per i mercati, che mal si difende dal crollo dei consumi a causa del coronavirus che sta paralizzando quasi tutto l’Occidente e non solo.
Con gli investitori sempre più in balìa della situazione, una possibilità sembra essere presa sempre più in considerazione: questa è il trading online.
I motivi tecnici per cui questo settore è così in crescita è analizzato molto bene nell’approfondimento su tradingonline.blog, blog di Marco Gentili, che tratta di argomenti finanziari con focus su trading online.
Vediamo dunque cosa succede nei mercati in questa prima metà del 2020 e del perché del successo del trading online.
Asset tradizionali sotto attacco: brutto inizio di 2020 per petrolio e motori
Con le misure restrittive che ormai stanno pian piano abbracciando quasi tutti i governi Occidentali, i consumi stanno man mano cadendo a picco, portando con sé molti settori.
In primis motori e trasporti, a cui stanno semplicemente mancando gli sbocchi naturali. Inoltre il petrolio sta subendo tutte le tensioni in terra medio-orientale, che vedono un braccio di ferro tra Russia e Arabia Saudita, con ovvie ripercussioni sui titoli di tutto il mondo.
Buone risposte stanno dando invece l’oro, che si conferma quasi con banalità bene rifugio per eccellenza in tempi di crisi. Non a caso gli stessi governi di Russia e Cina hanno negli ultimi anni fatto una vera e propria corsa all’oro.
Male, o comunque non bene le valute dette fiat, corrispondenti alle valute tradizionali, che subiscono l’instabilità dei mercati.
Bene invece le criptovalute, che seppur senza strafare si comportano bene e rimangono tutto sommato ben salde. Inoltre le prospettive sembrano più che positive, anche grazie all’ormai imminente halving Bitcoin.
Secondo il noto analista Anthony Pampliano, la quotazione del titolo potrebbe arrivare almeno a 91.000 dollari entro la fine dell’anno corrente.
Ancor più spregiudicato l’analista, da sempre conosciuto per i suoi modi eccentrici e fuori dalle righe, John McAfee, secondo la cui opinione il titolo arriverà ad un milione di dollari entro la fine dell’anno.
Come che sia sono in molti d’accordo delle potenzialità future di questo asset, che lo rende molto richiesto al momento.
Anche Ripple si mostra solida: evidentemente ha pagato la scelta della struttura centralizzata, che dona molta più stabilità alla moneta digitale rispetto ai competitor, cosa che sembra attirare gli investitori.
Perché scegliere il trading online
Considerando questa situazione non sorprende la scelta dei molti che hanno deciso di orientare i propri investimenti verso il trading online.
Ciò è dovuto soprattutto all’interessante caratteristica di poter disporre di uno strumento finanziario che permette anche gli investimenti al ribasso.
Questi sono i CFD, contratti per differenza, con i quali appunto non è necessario che l’azione performi bene, ma che la previsione del trader sia giusta, negativa o positiva che sia.
Inoltre considerata la situazione del mercato non si può non ravvisare le possibilità che offrono molti broker in tema di criptovalute, asset prediletto per questo settore.
Da ricordare per esempio come proprio Bitcoin sia stato l’asset di riferimento e trainante della nota piattaforma broker eToro, con la quale è per giunta prevista la possibilità di acquistare in maniera tradizionale cryptovalute.
Va comunque sottolineato come questo non sia un settore facile da abbracciare, soprattutto per i principianti che, attirati dalla sua immediata accessibilità, possono tendere a sottovalutare i rischi che ne possono derivare.
Rimane comunque una forma di investimento, e pertanto impossibile da approcciare a cuor leggere e senza uno studio meticoloso alle spalle.
Il consiglio per i principianti è quello di fare molta pratica sui conti demo proposti dai vari broker prima di gettarsi nella mischia.