Banche: addio a Sergio Siglienti, cugino di Berlinguer: modificò Piazza Affari
Protagonista, testimone e talvolta vittima delle battaglie della finanza. Aveva 94 anni
Banche: addio a Sergio Siglienti, cugino di Berlinguer: modificò Piazza Affari
Addio a Sergio Siglienti, scomparso ieri a Milano all'età di 94 anni. Il suo nome è legato alla storia della Comit, di cui è stato ad e presidente. Era cugino di Enrico Berlinguer. Ha rappresentato - si legge sul Corriere della Sera - una pagina di storia non solo economica e finanziaria di questo Paese. Protagonista, testimone e talvolta vittima delle battaglie della finanza che negli anni Novanta hanno ridisegnato gli assetti di comando in Piazza Affari. Sergio entra nella Comit, nel 1951. È al Fondo monetario internazionale, quando lo nota Raffaele Mattioli, che nei caveau della Comit aveva protetto le lettere dal carcere di Antonio Gramsci. E lui torna in Italia.
La sua vita e quella della «Bci» sono intrecciate fino alla fine. Diventa amministratore delegato nel 1987. Tre anni dopo ne diventa presidente. È un periodo complicato per l’Italia, per far fronte al debito l’Europa impone la via delle privatizzazioni. Il suo modello era la public company, ma dirà : Comit è stata scalata ancora prima di nascere. Qualche tempo prima si era opposto al progetto di fondere le ex banche di interesse nazionale, Commerciale, Credit e Banco di Roma. Il presidente della Repubblica, Cossiga, siamo nel 1979, gli aveva proposto di diventare direttore generale della Banca d’Italia quando Carlo Azeglio Ciampi ne diventò governatore.