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Pellegrino, obiettivo Pechino: “La mia fame è cresciuta, inseguo i nordici e i Giochi”

Il re del fondo azzurro si racconta tra allenamenti, fatica e skiroll indoor: “Sul Monterosa non c’è neve e fa troppo caldo”. Nel 2021 il matrimonio con Greta

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“Un caffè?”. Federico Pellegrino va avanti e indietro nella nuova casa ancora da rifinire. Tutto attorno è un cantiere e l’occhio di Pelle non si perde un movimento degli operai al lavoro. Poi si siede sul divano e guarda lontano, dritto davanti a sè. Fuori dal finestrone dell’area relax che lui e la promessa sposa Greta Laurent stanno finendo di costruire a Gressoney-Saint-Jean lo sguardo si perde all’infinito. A 30 anni da compiere il 1° settembre, con un oro mondiale e un argento olimpico in bacheca, il divano è il posto giusto per capire. Dietro, piazzato perpendicolare, c’è un letto ad acqua, di quelli belli, fatto bene, e buoni per il relax.

Davanti, l’orizzonte. Pellegrino (nella foto durante l'allenamento) sceglie quello. “Avevo bisogno di un momento come questo, di un periodo di stop. Mi ha permesso di focalizzare meglio gli obiettivi. E di capire. Ci siamo allenati, certo, e abbiamo capito che è possibile farlo anche stando in casa. Siamo stati ligi alle regole, siamo poliziotto io e finanziera Greta (con lui nella foto sotto), e ci siamo goduti noi stessi e la casa. Qualche bel libro e qualche film. E anche un bel po’ di manicaretti culinari. Il tempo è passato e io ho capito. Non ho mai avuto voglia come adesso di allenarmi e di fare fatica. Perché so che posso migliorare ancora. Progrediscono gli altri ma so che lo posso fare anch’io - dice con tono pacato -. Quest’anno non ho vinto nemmeno una gara e forse anche per quello la mia fame è cresciuta. Il matrimonio è spostato di un anno perché non ci sono le condizioni di sicurezza affinché tutto possa essere fatto come si deve. E, allora, mi godo la mia Greta, il periodo di casa, di famiglia che non ho mai avuto e mi godo il mio sport. Due stagioni di Coppa del Mondo per arrivare perfetto come potrò essere a 32 anni alla Sprint Skating dei Giochi Olimpici di Pechino 2022”.

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A Gressoney-Saint-Jean l’estate pare essere arrivata in anticipo. È primo pomeriggio e i 24 gradi di temperatura dell’aria concedono un abbigliamento leggero. “Questa mattina, facendo skiroll su per la valle, mi veniva voglia di abbassare il body e di sciare a petto nudo” – racconta.  Il garage di casa è grande ed è cresciuto in attrezzatura. “È arrivato un tapis roulant extra large per lo skiroll indoor. Lo abbiamo acquistato io, Greta e Francesco De Fabiani. Ci è servito tanto durante il lockdown ma ora che è qui sappiamo che ci tornerà utile anche nelle lunghe giornate fredde e piovose quando prendere una lavata non è il massimo per la salute. Al Nord gli scandinavi hanno continuato a sciare e noi ci siamo organizzati  di conseguenza”.

Lo scorso anno, di questi tempi, Gressoney e la zona del Monterosa Ski erano state teatro di un proficuo allenamento collegiale di ripresa post fine stagione. “Avevamo sciato sino all’11 giugno ma quest’anno le condizioni sono differenti: c’è meno neve e il clima è molto più caldo. Faremo qualche allenamento di sci alpinismo in quota ma sciare con gli sci stretti del fondo non sarà possibile”.

“Vengo da tre settimane di carico di ore di lavoro – dice – e sono molto felice di poter lavorare sempre con Stefano Saracco. Con lui c’è un confronto utile e sempre stimolante. A volte è anche duro ma mi permette di crescere. Difficile, adesso, capire cosa succederà: in Norvegia non possono essere organizzate gare sino al 31 dicembre di quest’anno”. Obiettivo lontano, dunque. Ora c’è da pensare all’estate. “Chissà quando e dove potremo organizzare un collegiale. Mi mancano e c’è bisogno delle sgasate con i compagni di squadra ma io ho la fortuna di poter contare sullo stimolo di Francesco De Fabiani”.

Il mare? “Quello del relax non ci può essere e allora sotto, quando si potrà, con quello ligure di Arma di Taggia”. È ora di andare, il tempo delle chiacchiere è finito. In programma c’è il secondo allenamento della giornata. “Una corsetta lenta sui sentieri della Regina”. Sono quelli che portano dritti, da casa Pellegrino/Laurent, al Castel Savoia. Lì, tra poco più di anno, Greta Laurent diventerà la signora Pellegrino. Il sogno della vita è solo rinviato.