Caso Palamara: "Dimmi se mi devo muovere con la Lega. Prenderemo schiaffi"
L'intercettazione tra il boss di Unicost e De Sensi, della segreteria del Consiglio del Csm: "Bisogna modificare la norma, così ci fregano"
Caso Palamara: "Dimmi se mi devo muovere con la Lega. Prenderemo schiaffi"
Il caso Palamara continua a tenere banco, dopo che le intercettazioni emerse nel corso del processo di Perugia che vede il boss di Unicost accusato di corruzione, hanno portato ripercussioni anche sulla associazione nazionale magistrati, con accuse reciproche tra le diverse correnti e dimissioni di massa, che hanno spinto il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede ad annunciare una riforma sulle nomine del Csm. Dalle intercettazioni, emergono altri dettagli, come riporta il Fatto Quotidiano. Ad esempio c'è la questione del vice segretario del Csm da nominare e Luca Palamara ne parla con Baldovino De Sensi, componente della segreteria del Consiglio.
De Sensi chiede a Palamara di far modificare la norma: "Bisogna prevedere due segretari generali". De Sensi è convinto che Palamara lo "fregherà" e il boss di Unicost gli risponde: "Eh vabbè - si legge sul Fatto Quotidiano - se dici questo mi arrendo". E De Sensi lo incalza, accusandolo di non aver mosso un dito: "Uno si può arrendere se prima ha fatto qualcosa. Non mi sembra che tu abbia combattuto per me fin ora. Il vicesegretario andrà a qualcuno di Area e noi che confidavamo su di te prenderemo solo schiaffi". De Sensi a ridosso delle nomine diventa sempre più inistente: "Cerca di capire - dice a Palamara - se il mio nome è arrivato veramente. E se mi devo muovere con la Lega...Ma Baldi (ex capo di gabinetto di Bonafede), quando lo vedi?".