Cortina, i Mondiali slittano al 2022: la paura del virus e il rischio economico
ll presidente del Coni dà l’annuncio in tv. Roda presenterà la proposta alla federazione internazionale. Dopo le Finali di Coppa salta l’evento iridato
by Daniela CottoIl virus e la paura hanno vinto di nuovo. E a farne le spese è sempre Cortina, la località glamour del Veneto, la regione più attrezzata e organizzata nella lotta alla pandemia. Che strano accostamento. La Perla delle Dolomiti fa un passo indietro, troppo alto il rischio economico di organizzare i Mondiali del 2021 (nella foto Mikaela Shiffrin sull’Olympia delle Tofane), si disputeranno nel 2022. Nello stesso giorno, il governatore della Regione, Luca Zaia fa un balzo in avanti. E annuncia: "a settembre la Mostra del cinema di Venezia si terrà come previsto".
Situazioni amministrative differenti? Evidentemente. Il n.1 del Coni, in diretta tv a "Che tempo che fa" su Rai2 spiega che "questa è una scelta sofferta ma dobbiamo ragionare". Entra nel merito: "Lunedì il presidente della Federazione italiana, Flavio Roda, porterà al board della federazione internazionale la volontà di spostare l’evento iridato». La federazione degli sport invernali è garante di molti aspetti finanziari, si tratta di decine di milioni di euro. Aggiunge Malagò: «Se a ottobre ci fosse un problema non sarebbe possibile correre ai ripari. Perché i Mondiali non sono solo una gara di sci, ma si tratta di far arrivare i tecnici, i preparatori, i giornalisti. Quindi, per lavorare in sicurezza rinviamo tutto di un anno».
L’evento iridato slitta così a marzo del 2022, pochi giorni dopo le Olimpiadi invernali di Pechino, in programma a febbraio. Uno shock per il circo bianco, un colpo per gli appassionati della neve ma una buona notizia per Cortina che ha già pagato un conto molto salato dopo la cancellazione delle Finali di Coppa del mondo del marzo scorso quando fu annunciata la pandemia. Soddisfatto il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina: «Ragionavamo da alcune settimane sul rinvio dei Mondiali al 2022, con la Fisi, con il Coni e il presidente Malagò, e anche il ministro Spadafora. Siamo felici, non c'è amarezza, avremo più tempo per fare meglio i lavori. Cortina merita di ospitare l'evento con tutti i crismi di sicurezza, e la partecipazione del pubblico".
Per gli atleti, invece, è una doccia gelata. In particolar modo per gli azzurri, che avevano già iniziato la preparazione in vista del grande evento in casa. E che nel 2022 saranno costretti ad un tour de force. Le energie dovranno essere indirizzate al 2021, un’altra stagione senza obiettivi stimolanti come lo è un Mondiale.