covid-19
Zero nuovi contagi in Sardegna. Il rebus sul "certificato di negatività"
Da più parti le domande di chiarimenti sui documenti che verranno richiesti a chi arriva in Sardegna
Nessuna nuova vittima in Sardegna e nessun nuovo contagio. Questa la buona notizia arrivata dall’ultimo bollettino dell’Unità di crisi regionale sulla pandemia da coronavirus.
Ma a tenere banco da qualche giorno è la questione relativa a quello conosciuto come "passaporto sanitario" o, meglio, il certificato di negatività al virus che chi sbarca nell’Isola deve avere con sé.
Eppure al momento non è chiaro chi debba rilasciarlo, di sicuro c’è che verrà richiesto non solo nei confronti degli adulti ma anche dei neonati.
Diverse regioni offrono la possibilità di effettuare i test di tipo sierologico con costi variabili stimati tra i 35 e i 65 euro circa, sulla cui affidabilità però esiste più di una perplessità.
Tantissime sono le richieste di chiarimenti arrivate in queste ore dai lettori di UnioneSarda.it. Si tratta di turisti, numerosi i proprietari di seconde case, che vorrebbero trascorrere le vacanze in Sardegna. Molti rimarcano la necessità di "avere chiarimenti" su come muoversi, su cosa debbano fare prima di partire, e cosa dovranno fare una volta arrivati.
E infine, cosa non meno importante, chi deve pagare per fare questo esame?
Secondo quanto detto dal governatore Christian Solinas, l’importo verrà rimborsato sotto forma di servizi nelle strutture alberghiere o di bonus da spendere in musei e acquisti.
Ma il problema è anche la tempistica: il referto del test infatti deve essere stato rilasciato non più di tre giorni prima della partenza. Un limite che non tutti i laboratori possono rispettare.
(Unioneonline/s.s.)