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MotoGP | Rossi, una strana stagione per decidere
Valentino Rossi ha avuto come tutti gli italiani momenti di disorientamento da virus, ma in quest'annata senza precedenti avrà comunque da valutare il suo futuro
[Rassegna stampa] – Basteranno davvero le gare del 2020 per permettere a Valentino Rossi di capire se sarà il caso di prolungare o meno la sua carriera nel motomondiale? Il pilota Yamaha è in bilico come le certezze sul futuro di tutti: con o senza mascherina, con o senza vicinanza, con o senza obiettivi concreti.
“Già quasi un quarto di secolo fa, o quasi, l’imberbe Rossi si imponeva in gare della classe 125. E dunque chi andava all’asilo allora e oggi sta alla università, possiede un bagaglio di frammenti di memoria cui Valentino non è estraneo. Ebbene, curiosamente questo personaggio senza limiti è stato, proprio come noi che di limiti tanti ne abbiamo, inchiodato al bivio del virus. Prima che la peste si diffondesse, l’asso delle impennate aveva preso un impegno con se stesso e con i fans. Aveva detto Rossi: ho la mia età, sono più vicino ai cinquant’anni che ai venticinque, lasciatemi qualche gara per decidere cosa sia meglio fare, se tirare dritto sui sentieri del rischio o se trasformarmi in un tranquillo pre pensionato. Era il mondo di prima. Era il mondo delle nostre certezze sbriciolate. È saltato tutto, Olimpiade compresa. La MotoGP chissà quando uscirà dal letargo. Il coronavirus ha fatto di Rossi, anche del velocissimo Rossi dei giorni belli, una placida marmotta. Tornerà? Sì, non appena l’incubo da contagio glielo permetterà. Ma basteranno poche e abborracciate competizioni per un giudizio, suo, equilibrato e consapevole? E quanto sarebbe brutto, in senso ideale, se un Campionissimo fosse costretto all’addio non dalla anagrafe, ma da un virus fottuto? Così, paradossalmente, torniamo al punto di partenza. La pandemia come la livella di Totò. Alla fine della fiera, siamo tutti uguali“.
Leo Turrini, Il Resto del Carlino, 25 maggio 2020