Total Tank Simulator, la recensione
La recensione di Total Tank Simulator, un battle simulator che prova con scarso successo a far entrare il videogiocatore nell'azione
by Simone TagliaferriIndice
Total Tank Simulator è uno strategico ricavato da un battle simulator alla Totally Accurate Battle Simulator. Se vogliamo, definirlo ne comprende già tutti i limiti e potrebbe mettere fine alla recensione, ma è meglio dilungarci un po' e, soprattutto, andare con ordine. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il titolo di Noobz From Poland prova a iniettare delle meccaniche di gioco classiche in un genere che tradizionalmente vive della sua natura sandbox.
Strategia
All'inizio il giocatore deve scegliere una tra sei nazioni, collegate a delle campagne ispirate a momenti storici del conflitto mondiale. L'obiettivo è sempre lo stesso: vincere le battaglie spendendo le risorse a disposizione per acquistare unità da schierare, richiedano esse di attaccare a testa bassa, di difendere una certa posizione o di uccidere un'unità VIP. Questa è indubbiamente la parte più importante del gioco, nonché quella determinante per la vittoria. Il posizionamento delle truppe è cruciale per ottenere qualche risultato e deve tenere conto di diversi fattori: composizione dell'esercito avversario, terreno su cui si combatterà, edifici presenti e stupidità artificiale.
Nelle prime missioni solitamente è abbastanza facile creare l'esercito migliore per vincere, ma con l'avanzare delle campagne i campi di battaglia si fanno più complessi e gli eserciti avversari più strutturati, quindi è richiesta una maggiore attenzione da parte del giocatore che deve provare a prevedere dove accadranno gli scontri e quali saranno le prime unità a incontrarsi. Ad esempio se il terreno rallenta l'avanzata dei carri armati pesanti, ha senso posizionare l'artiglieria in modo che possa bombardarli prima che arrivino, mentre, per fare un altro esempio, schierare dei carri armati leggeri contro quelli pesanti è un suicidio.
Va detto che spesso osservando gli schieramenti iniziali non è chiaro come si muoveranno le truppe, nemiche o amiche che siano, a causa di un'intelligenza artificiale deficitaria, quindi accade frequentemente di essere costretti a rigiocare più volte le missioni dopo essere stati sconfitti. Per questo è importantissimo stare a guardare cosa succede sul campo di battaglia, in modo non dover tentare una terza o quarta volta.
Tra una missione e l'altra è poi possibile spendere i punti accumulati per sbloccare nuove truppe e per assoldare degli ufficiali, questi ultimi capaci di dare dei grossi bonus alle unità sul campo di battaglia. La progressione in questo senso è abbastanza lineare e si tende a sbloccare un po' tutto. Purtroppo, e qui arrivano i primi, grossi limiti da battle simulator, quando lo scontro è iniziato non è possibile dare ordini alle unità. Quindi, in caso ci si accorga di un problema di schieramento, oppure la fallacia dell'intelligenza artificiale crei qualche situazione a rischio (tipo unità bloccate, carri armati che non sparano dalla distanza, artiglieria che mira a un solo bersaglio, soldati che prendono strade assurde e così via), non è possibile intervenire per aggiustare le cose. In realtà c'è sempre la possibilità di prendere il controllo diretto delle singole unità, ma anche qui i problemi non mancano.
In prima persona
Come dicevamo, una delle caratteristiche chiave di Total Tank Simulator è la possibilità di prendere il controllo diretto delle unità in tempo reale, di qualsiasi tipo esse siano. Quindi possiamo vivere la battaglia dal punto di vista di un soldato semplice, oppure entrare in un possente carro armato, o ancora volare per i cieli su di un bombardiere e così via.
All'inizio farlo è davvero gustoso, ma presto ci si rende conto che i problemi che ne derivano superano di gran lunga i vantaggi. Intanto è quasi impossibile essere determinanti. Quindi si prende un'unità, si avanza, si spara qualche colpo, magari si uccide qualche nemico, e poi si viene inevitabilmente eliminati da qualche colpo improvviso. Le azioni individuali di accerchiamento o gli attacchi a sorpresa non pagano, perché la CPU sa sempre dove siamo.
Nella maggior parte dei casi il nostro apporto allo scontro è praticamente nullo e, anzi, può diventare controproducente nel caso in cui ci si faccia uccidere troppo presto, senza cioè aver fatto danni consistenti all'avversario di turno. Partecipare all'azione crea anche un altro problema: si perde di vista la battaglia nel suo complesso e, di conseguenza, si fatica di più ad elaborare una nuova strategia in caso di sconfitta. La sostanza è che passato l'effetto novità, si finisce per ricorrere sempre meno a questa opzione, trasformando Total Tank Simulator in uno strategico puro. Peccato, perché indubbiamente i suoi momenti li ha, come quando si distruggono gli edifici come fossero di cartapesta durante uno scontro a fuoco, ma sono appunto momenti.
La verità è che il titolo di Noobz from Poland dà il meglio di sé quando ne emerge la natura da battle simulator, ossia quando si possono ammirare centinaia di coloratissime unità low poly che si scontrano sul campo di battaglia, magari in sessioni di gioco brevi. Lo stile grafico in questo senso aiuta perché alleggerisce notevolmente l'azione, privandola di qualsiasi pretesa di serietà o di realismo. Purtroppo Total Tank Simulator non voleva essere questo, ma la struttura da battle simulator è evidentemente un peso troppo grosso da sopportare per tutte le altre meccaniche.
Digital Delivery
Steam
Prezzo
19,99 €
Verdetto di Multiplayer.it: 5.5
Total Tank Simulator fallisce nel rendere il videogiocatore parte delle battaglie campali che prova a simulare. A conti fatti saltare da un'unità all'altra subendo morti continue e inattese è più frustrante che divertente e dopo qualche ora di gioco si finisce per stare soprattutto a guardare, attività che paradossalmente dà più soddisfazioni delle altre. Ci si ritrova quindi di fronte a una versione specializzata di Totally Accurate Battle Simulator o del più vecchio Ultimate Epic Battle Simulator, in cui la sovrastruttura ludica finisce per essere quasi un peso. Provandolo non sono mancati dei bei momenti, ma li abbiamo percepiti come distanti e indifferenti alla nostra presenza. Probabilmente è proprio la formula dei battle simulator che mal si adatta alle meccaniche di gioco tradizionali.
PRO
- Vedere le centinaia di unità in campo che si scontrano fa il suo effetto
- Il posizionamento delle truppe
- Non costa molto
CONTRO
- Prendere il controllo diretto delle unità diventa presto superfluo
- Più battle simulator che strategico
- L'intelligenza artificiale è deficitaria