Mangiare bene? Compriamo dalle aziende B Corp del food, ecco quali sono
by Chiara BertolettiSono imprese certificate nel loro impegno a perseguire il profitto in modo sostenibile a livello ambientale e sociale. In Italia nel settore alimentare ce ne sono 10
La sostenibilità è ormai sulla bocca di tutti, soprattutto delle aziende in ambito alimentare, ma ancora troppo spesso è utilizzata come termine promozionale che cela modelli produttivi tutt’altro che salutari per l’ambiente e la società. Sostenibilità non significa infatti semplicemente cambiare il packaging di un prodotto o fare atti caritatevoli di beneficenza, ma scegliere di impostare tutto il proprio business nel lungo termine guardando alla tutela delle risorse planetarie e delle persone, evitando processi e procedure che depredano invece di rigenerare.
Vi abbiamo già parlato di alcune realtà del food in Italia che si stanno impegnando, seppur in modo diverso, in questa direzione. Esiste però un altro gruppo di imprese attive sul tema in modo molto concreto, le cosiddette B Corp. Parliamo di una vera e propria certificazione diffusa in 71 Paesi e tantissimi settori diversi, rilasciata alle aziende da B Lab, un ente non-profit internazionale, che verifica con costanza il rispetto di precisi parametri. Il credo comune è: fare business e perseguire il profitto creando sempre un impatto sociale e ambientale positivo.
Nel mondo ad oggi ci sono oltre 2.500 aziende B Corp certificate. In Italia sono quasi 100 e, di queste, 10 appartengono al settore dell’alimentare e della ristorazione (sfogliatele nella gallery sopra).
Come ci spiega Anna Cogo di Nativa, country partner di B Lab per l’Italia: «Si parte da un questionario online per auto-valutarsi ed avere una prima fotografia dei risultati dell’azienda. Se poi l’azienda vuole ottenere la certificazione B Corp segue un audit da parte di B Lab. Parliamo del rispetto di tantissimi parametri, quantitativi e qualitativi. Si va dalle politiche e ai codici di governance al livello di diversity ed equità tra i dipendenti, passando per il monitoraggio dell’uso di energia, acqua e sostanze non inquinanti, con percentuali di progresso che devono essere rendicontate e migliorati nel tempo».
Si tratta di una prospettiva di lungo termine che esplicita il dna di sostenibilità dell’azienda, senza essere messa a rischio da eventuali cambi al vertice o di proprietà. Per questo l’ente B Lab promuove l’inserimento a statuto i propri obiettivi di impatto sociale e ambientale, così che tutte le politiche e pratiche aziendali siano orientate in tal senso e l’obiettivo diventi immutabile. «In questo caso parliamo di Società Benefit, una forma giuridica che consente alle aziende certificate B Corp di mantenere la certificazione nel tempo, ma utilizzata anche da aziende non ancora certificate o start-up che volontariamente scelgono una forma giuridica virtuosa e innovativa, atta a valorizzare la missione dell’azienda e a distinguersi sul mercato».
La prospettiva futura auspicata per il nostro intero sistema economico, insomma, è quella di far coincidere profitto e sostenibilità come facce obbligatorie della stessa medaglia, ridefinendo il significato di termini quali crescita, valore e successo.
Nella gallery sopra le B Corp dell’alimentare e della ristorazione in Italia.
Foto: Pixabay