Giornata mondiale della medicina di emergenza. In una web gallery i protagonisti della lotta al Covid 19

Si celebra il 27 maggio la ricorrenza che quest’anno vedrà una campagna internazionale sui social media celebra i medici e gli infermieri che dedicano la propria esistenza a salvare la vita ai pazienti in condizioni di emergenza. 

http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/../../img_prima/front3363575.jpg
- L’emergenza sanitaria globale per la diffusione del virus SARS-COV2 ha dimostrato in tutto il mondo l’importanza di una medicina d’emergenza accessibile a tutti e di alta qualità: medici e infermieri dell’emergenza-urgenza hanno creato una barriera contro il contagio, impegnandosi al massimo delle energie e delle risorse a disposizione, con turni incessanti che hanno garantito cura e assistenza h24 ai pazienti Covid e anche, sempre, ai non Covid. Ed è in questo contesto che il 27 maggio si tiene la Giornata della Medicina d’emergenza-urgenza: quest’anno la campagna internazionale sui social media celebra i medici e gli infermieri che dedicano la propria esistenza a salvare la vita ai pazienti in condizioni di emergenza. 
 
In tempi di pandemia non è stato possibile organizzare eventi e appuntamenti nel mondo ma nella giornata di mercoledì 27 maggio ci sarà una #EMDAYCHALLENGE sui social network: medici, infermieri, e anche simpatizzanti dell’emergenza nazionale sono invitati a postare sui social un’immagine rappresentativa contrassegnata con #Emdaychallenge e #EmergencyMedicineDay, per raccontare tutta la comunità del servizio pubblico dell’emergenza sanitaria, che appartiene a tutti noi.
 
La campagna mostra già i volti reali dei professionisti dell’emergenza-urgenza di tutto il mondo, raccolti in una photo gallery che EMDAY 2020 ha raccolto tramite una web app lanciata all’inizio di marzo, poco prima dello scoppio della pandemia.
 
Medici e infermieri di moltissimi Paesi nel mondo hanno inviato la propria immagine scattata al termine del loro turno di lavoro: volti che mostrano le loro emozioni, la fatica, la passione, soddisfazione e frustrazione, ansia e gratificazione che si accumulano in una giornata di lavoro in emergenza. I ritratti includono il nome, il paese di provenienza, e l’ora di fine turno, a dimostrazione della staffetta continua delle cure in emergenza che non si fermano mai per non lasciare nessuno in pericolo di vita.
 
Il tema dell’ EmergencyMedicineDay 2020.
Per un sistema dell’emergenza efficiente, chiedi di più: più medici, più infermieri, più servizi.
 
La mancanza di un numero sufficiente di medici e infermieri nell’emergenza urgenza è un problema globale che riguarda molti Paesi nel mondo. La carenza di professionisti mette a rischio il diritto universale alla salute, perché non vengono garantite le risorse necessarie a realizzare l’intervento di cura più efficace nel minor tempo possibile. 
 
“Quando abbiamo scelto il tema di quest’anno, non avremmo mai immaginato che nel giro di pochi mesi sarebbe scoppiata una pandemia, rendendo la nostra richiesta ancora più cruciale. Nei Paesi più colpiti dal virus SARS-COV2 - afferma Roberta Petrino, medico d’emergenza, coordinatrice della Giornata Internazionale della medicina d’emergenza - il sistema dell’emergenza sanitaria ha dovuto gestire uno scenario da Medicina delle catastrofi, che per diverse settimane è andato peggiorando esponenzialmente. Si sono dovuti creare nuovi percorsi di cura, sviluppare un corretto uso dei dispositivi di protezione individuale, distribuire e gestire risorse umane e materiali, adattare i protocolli di intervento alla nuova situazione. Oggi, appena fuori dalla fase 1, risulta evidente che là dove c’era personale numericamente sufficiente e competente dal punto di vista professionale, dove si poteva disporre di attrezzature all’altezza della situazione, la crisi è stata gestita al meglio e con migliori risultati sulla salute della popolazione”.
 
È giunto il momento di chiedere tutti, professionisti sanitari e pazienti insieme, più risorse, più medici e poi infermieri per la Medicina di emergenza-urgenza, che può salvare la vita ai pazienti più a rischio.
 
“Non siamo angeli né eroi, siamo professionisti sanitari” sottolinea Salvatore Manca, presidente nazionale Simeu, che partecipa per l’Italia alla campagna internazionale. “Questa pandemia ha dimostrato, pur senza clamori, come la Medicina d’emergenza-urgenza sia una disciplina fondamentale per il nostro Ssn, ma ha anche messo a nudo alcune carenze cui si è fatto fronte grazie alla professionalità e dedizione dei medici e degli infermieri dell’emergenza sia ospedaliera che territoriale, tra queste dotazioni organiche carenti e strutture inadeguate, cui si dovrà rapidamente porre rimedio  per poter far fronte in maniera ottimale ai bisogni di salute dei pazienti”.
 
Perché il 27 maggio
L’Emergency Medicine Day cade ogni anno il 27 maggio, che è considerato il giorno di nascita della Medicina d’emergenza-urgenza in Europa. Nel 1994 a Londra un gruppo di medici d’emergenza, in rappresentanza di diversi Paesi europei firmò l'atto istitutivo della European Society for Emergency Medicine. L'obiettivo era di costruire un modello di sistema per garantire a tutti i cittadini europei una risposta professionale, competente e tempestiva a qualsiasi condizione acuta di emergenza sanitaria.