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Coronavirus, il virologo Rebuzzi: «Per gli atleti colpiti allenamento solo dopo test al cuore»

«Questo virus può dare problemi a livello dell'endotelio delle coronarie, può causare microembolie e miocarditi. Ecco perché sono convinto che, prima di tornare ad allenarsi, un atleta positivo debba essere sottoposto ad una serie di test per valutare lo stato di salute cardiovascolare». Lo sottolinea  Antonio Rebuzzi, professore di Cardiologia all'Università Cattolica di Roma e direttore della Terapia intensiva cardiologica del Policlinico Gemelli, commentando le nuove indicazioni dell'American College of Cardiology rivolte agli atleti agonisti, che invitano a rispettare uno stop di almeno due settimane dopo la guarigione da Sars-Cov-2 prima di riprendere gli allenamenti. «Il riposo è importante, ma non basta. Prima di riprendere gli allenamenti sarebbe bene sottoporre l'atleta ad un ecocardiogramma e ad un test da sforzo - dice Rebuzzi - E, in caso di anomalie, sarebbe bene eseguire anche una risonanza».