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Civitavecchia, la protesta al porto coinvolge la città

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Forti libecciate rischiano di far cadere i manichini con le magliette colorate ma le parole, pronunciate con forza davanti al travertino della fontana del Vanvitelli, arrivano ai manifestanti come scariche elettriche. Si è trasformato in un'assemblea pubblica il flash mob organizzato ieri mattina al porto storico dall'associazione Luci Spente Commercianti di Civitavecchia, Unione Commercianti e Artigiani Civitavecchia e dalla Compagnia portuale. Una sorta di consiglio civico, aperto e partecipato, che ha messo insieme tutti i settori produttivi uniti nelle difficoltà: maestranze ed operatori portuali, prestatori di servizi, spedizionieri, commercianti, sportivi, ristoratori, artigiani e gestori di stabilimenti balneari.

«La situazione è catastrofica ha aperto così la manifestazione Ri-Port-iamo il Commercio il vicepresidente della Cpc, Patrizio Scilipoti . Il porto dà lavoro a circa 3mila 500 persone, una buona fetta delle quali è ora in cassa integrazione. Questa iniziativa vuole essere l'occasione per avviare un confronto leale e condiviso su come sopravvivere e uscire dalla crisi». La manifestazione si è svolta sotto gli occhi di una ventina di uomini della polizia. «Quello che chiediamo così Ilaria Mei, commerciante - è una partecipazione morale da parte dei nostri governanti, affinché ascoltino le nostre istanze per elaborare le strategie politiche». «Così come accade nello sport ha osservato Daniele Lisi, ex pallanuotista anche nella politica serve coraggio, altrimenti finisci in panchina o in tribuna. Oggi più che mai serve audacia nelle scelte». «Sei milioni di euro da ripartire fra 15 porti italiani sono un'inezia ha detto il sindaco, Ernesto Tedesco è evidente che il nostro sia stato dimenticato. A noi spetta il compito di continuare a fare pressioni sui livelli superiori e, nel frattempo, studiare soluzioni alternative per consentire alla nostra città di vivere non solo di turismo di transito ma anche di turismo specifico». «Non ho la presunzione di dire che le risorse messe in campo dalla Regione siano sufficienti ha osservato la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale, Marietta Tidei ma qualcosa è stato fatto. Riguardo allo scalo, è indispensabile intervenire sulle concessioni portuali improduttive, penso al terminal container, e sulla creazione più volte ventilata di Zls e Zes efficaci. Domani (oggi, ndc) in Regione approviamo la delibera sui saldi Covid anticipati. Servono idee, soprattutto in questo frangente così difficile». «Ora è il momento della verità è intervenuto l'onorevole Alessandro Battilocchio . 55 miliardi di aiuti del decreto Rilancio sono tanti, ma è fondamentale che sia riconosciuta la specificità di Civitavecchia. Dobbiamo andare in questa direzione».

Infine l'intervento dell'assessore al Commercio Claudia Pescatori. «Le misure che stiamo per mettere in atto, per cercare di rendere Civitavecchia una sorta di bistrot a cielo aperto che sia appetibile anche al turismo di prossimità, è un piccolo passo. Ma l'ascolto delle associazioni di categoria non è finito, è un lavoro costante, difficile ma necessario».