Coronavirus, da Pompei al Colosseo e Uffizi, pronti a riaprire i musei top d'Italia. E si rivede Cinecittà
by Laura LarcanIncontri ravvicinati della terza fase con l’arte e la storia, da Pompei al Colosseo agli Uffizi e gli altri musei top d'Italia. Con l'ultima settimana di maggio si entra nel vivo delle riaperture di musei, parchi archeologici e monumenti del Ministero dei Beni culturali e del turismo. Mascherine sul volto obbligatorie, termoscanner all’ingresso, distanza di un metro all'aperto (e di un metro e mezzo nei luoghi al chiuso), ma la suggestione resta intatta. Sono in corso le ultime fasi delicate di tavoli con le sigle sindacali per arrivare ai protocolli d'intesa su modalità di riapertura all'insegna della sicurezza per il personale di custodia e accoglienza. Ma l'agenda è praticamente pronta. E sarà forse la grande occasione per il turismo di prossimità, per cittadini e residenti di riappropriarsi idealmente del loro monumento simbolo.
Sarà così per Pompei sicuramente che da martedì 26 maggio riapre al pubblico. Saranno il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, e il Direttore generale del Grande Progetto Pompei, Mauro Cipolletta ad illustrare martedì 26 maggio, presso la Palestra Grande degli scavi di Pompei, le novità del percorso di riapertura del sito e le modalità di visita. Tour prestabiliti, niente file, passeggiate lungo le strade, ticket solo online e niente Domus dagli spazi ristretti. Ma la bellezza è comunque garantita. A Pompei l’operazione sarà graduale, all’insegna della sicurezza secondo le prescrizioni del governo. si comincia con due settimane di sperimentazione. L’offerta iniziale sarà quella di una passeggiata lungo le strade della città antica, in cui si può tornare ad ammirare i luoghi più rappresentativi del sito, secondo un percorso predefinito e con le necessarie misure di distanziamento sociale. Dal 9 giugno gli itinerari potrebbero ampliarsi, prevedendo anche l’accesso a diverse domus.
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Da giovedì 28 maggio riapre al pubblico il parco archeologico del Colosseo (con Palatino e Foro Romano) dopo i mesi di lockdown dettati dall’emergenza coronavirus. Lo staff del parco, capitanato da Alfonsina Russo sta organizzando in queste ore il sistema di visite in sicurezza. Si lavora alacremente sulla messa a punto dei dispositivi di sicurezza: nelle prossime ore si attendono le ultime forniture in dotazione e l’obiettivo è di rispettare la data del 28 maggio.
La “rinascita” fiorentina è partita dai Giardini di Boboli, il gioiello all’italiana tanto caro alla corte de’ Medici. E si prosegue il 28 maggio con la riapertura di Palazzo Pitti, fino al 3 giugno quando il pubblico potrà rivedere le Gallerie degli Uffizi. L’agenda è stata messa finalmente a punto dal direttore Eike Schmidt. I fiorentini hanno gradito. Sono stati oltre 2100 visitatori per il primo weekend di riapertura dei Giardini di Boboli. Il picco la domenica, con 869 persone. «Il Turismo di prossimità funziona, c'è tanto desiderio di tornare a riappropriarci delle nostre bellezze. Giovedì prossimo apriamo di nuovo Palazzo Pitti», ha dichiarato Schmidt.
A Tivoli, dal 27 maggio, da mettere in agenda Villa d’Este, seguita il 28 maggio da Villa Adriana («stiamo lavorando per mettere in sicurezza gli ambienti per i lavoratori, e creare nuovi percorsi unidirezionali per il pubblico», spiega il direttore Andrea Bruciati), ma anche la Galleria dell’Accademia a Venezia. Sempre il 28 maggio schiudono i portoni la Galleria delle Marche a Urbino e quella Nazionale di Perugia. Il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica, vedrà il pieno delle riaperture. Dalla Reggia di Caserta alle Gallerie Estensi di Modena, dalla Galleria dell'Accademia di Firenze, all’Archeologico di Napoli, al Palazzo Ducale di Mantova, fino al parco archeologico di Ostia Antica. Mentre a Roma il 4 giugno sarà la volta di Castel Sant’Angelo e Vittoriano, seguiti, il 9, dal Pantheon. La Pinacoteca di Brera potrebbe riaprire già dal 10 giugno, mentre il Museo di Reggio Calabria dal 16 giugno. A Roma, pronti a riaprire dal primo giugno i Musei Vaticani.
Per gli appassionati di Cinema, a Roma, dal 29 maggio Cinecittà torna ad offrire la possibilità di visitare in tutta sicurezza l’offerta espositiva degli Studios, realizzata e promossa da Istituto Luce-Cinecittà: le esposizioni permanenti di Cinecittà si Mostra, Felliniana e il MIAC, il Museo italiano dell’Audiovisivo e del Cinema. E torna così fruibile anche il resto del patrimonio di Cinecittà: 40 ettari di spazio a disposizione, i monumentali set all’aperto e il grande parco centrale, abitato da elementi scenografici originali come la Venusia, la grande testa di donna usata per le riprese de Il Casanova di Federico Fellini. Con Cinecittà si Mostra si viaggia nella storia del cinema italiano e degli Studios. Ogni weekend dalle 10.00 alle 18.30.