De Winter cresce e convince la Juve. Anche il Belgio l'ha notato
Destra, sinistra e pure davanti alla difesa. Eccolo, Koni De Winter. Che nella settimana di San Valentino si è aggiudicato il premio più amato di tutti: una chiamata dalla sua nazionale, e cioè dal Belgio. Under 17 per essere precisi e giusti: e lui, che è nato nel 2002 e che ormai da un anno si è piazzato tra Vinovo, studio e sogni, non smette di sorridere.
CARATTERISTICHE - Per rispondere alla chiamata ci sarà tempo. Per ora, Koni è impegnato nelle prossime gare della Primavera di Zauli. A proposito: lo scotto del salto di categoria non è stato semplice. Il tecnico ex Empoli ha apprezzato la qualità delle giocate, forse meno la tenuta a livello difensivo. Tant'è: da U17 a U19 ci passa una vita e non solo due anni di formazione. Finora, 11 presenze in tutte le competizioni, ripescate tra spezzoni e ritagli di prestazioni comunque convincenti.
LA STORIA - Ma chi è, De Winter? Era uno dei punti fermi di Pedone, oggi un elemento importante nelle rotazioni di Zauli. Ha fisico, tecnica, il materiale giusto per diventare un ottimo esterno basso. Diceva il tecnico dell'Under 17 appena una stagione fa: "Può giocare ovunque, deve migliorare ma è un giocatore che conosce il gioco". Che si traduce così: gestisce bene le situazioni spinose, è un ottimo inventore. Pecca di attenzione, che è vitale per un difensore, ma lì l'esperienza farà la differenza. Intanto, si preannuncia un prosieguo d'annata di livello. A partire dalla partita di domani della Primavera Juve contro l'Inter e proseguendo con la maglia del Belgio.