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Dieselgate, Volkswagen mette in campo 830 milioni

Il marchio tedesco vorrebbe utilizzare questa somma per ricompensare alcuni automobilisti danneggiati dallo scandalo scoppiato nel 2015

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Era il 2015 quando scoppiò il caso Dieselgate: Volkswagen venne scoperta a falsificare i valori di inquinamento delle proprie vetture diesel grazie all’utilizzo di un software di gestione del motore manipolato. Da allora sono state tante le azioni legali e penali che si sono scatenate contro il marchio tedesco, che si è trovato a dover giustificare oltre 11 milioni di veicoli manomessi venduti (di cui 8 milioni solo in Europa). A distanza di cinque anni, Volkswagen ha intenzione di compiere un primo passo di ricompensazione di alcuni proprietari danneggiati.

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Secondo quanto riportato da Autonews, la casa automobilistica di Wolfsburg si sarebbe offerta di ricompensare parte dei proprietari di veicoli coinvolti nello scandalo Dieselgate, con un accordo che costerebbe al brand intorno agli 830 milioni di euro. VZBV, l’associazione tedesca dei consumatori che aveva fatto causa contro la casa automobilistica, aveva deciso di interrompere i colloqui con Volkswagen proprio dopo che non era stato trovato alcun accordo. La ragione che avrebbe portato all’interruzione dei contatti riguarda la mancata garanzia offerta da Volkswagen in termini di ricorso nei confronto dei consumatori danneggiati. Ma la VZBV non si arrende, e annuncia anzi che le richieste di accordo continueranno nei tribunali tedeschi.