L'Inferno di Dante diventa un gioco in realtà virtuale. Un'idea per trasformare la didattica nelle scuole
Un gioco educativo permette di vivere il primo Canto dantesco in realtà virtuale. Accompagnati da Virgilio, ci si addentra nella selva oscura affrontando le fiere e giungendo alla Porta dell’Inferno.
by Sergio DonatoLa Divina Commedia come non l’avevamo mai vista, cioè con un visore. “Dante VR – La porta dell’Inferno” ripropone il primo Canto dell’Inferno all’interno di uno scenario di realtà virtuale.
La Commedia dantesca ha trovato casa nella realtà virtuale - grazie a una collaborazione tra il Collegio San Carlo di Milano e la startup italiana Beyond the Gate - per introdurre gli studenti della scuola secondaria di primo grado allo studio della Divina Commedia.
Vivere virtualmente il primo Canto della prima Cantica significa addentrarsi nella selva oscura, affrontare le tre fiere e trovare la porta dell’Inferno grazie alla guida del poeta Virgilio.
15 minuti con la lonza, il leone, la lupa e Virgilio
L’intera esperienza dura 15 minuti, ed è stata presentata come un “gioco educativo”. Nella prima parte il percorso si snoda all’interno della selva oscura, fino alla porta dell’Inferno dove Virgilio narra alcuni canti dell’Eneide.
Lungo il tragitto, il giocatore potrà anche perdersi avendo però l’occasione di trovare alcuni artefatti rari nascosti, piccole scoperte per appassionati pensate per arricchire l’esplorazione con alcune informazioni in più su Dante e sulla Divina Commedia.
La porta dell’Inferno conduce alla fine del gioco. Alla quale seguono alcune domande sul poema dantesco e un punteggio finale calcolato sulla base del tempo impiegato per arrivare alla Porta dell’Inferno, degli oggetti trovati lungo il percorso e delle risposte alle domande conclusive.
Il gioco è stato sviluppato in sei mesi, avvalendosi delle indicazioni di una docente del Collegio San Carlo, esperta dantista, e di altre figure specializzate nel campo dell’innovazione digitale fornite dalla Beyond the Gate: già avvezza alla realtà virtuale interattiva con un’applicazione simile ideata per il Castello Sforzesco di Milano.
La collaborazione proseguirà anche per i Canti del Purgatorio e del Paradiso con nuove narrazioni in realtà virtuale. L’intero progetto della realtà virtuale dantesca si colloca all’interno dei nuovi ambienti polifunzionali del DAMA (Digital Arts Music Agorà).
Si tratta di un’aera di 700 mq del Collegio San Carlo in cui trovano posto i quattro nuovi spazi dedicati al potenziamento dell’offerta didattica rappresentati da laboratori per la robotica e i linguaggi digitali, una sala musica, un atelier d’arte e una sala polifunzionale.