https://www.gelestatic.it/thimg/2yIyBWWvCczMG9j6bVbYe8Ps_yE=/fit-in/960x540/https%3A//www.lastampa.it/image/contentid/policy%3A1.38333720%3A1579111071/ad5f787c-d962-11e8-9588-9fd7966c5734.jpg%3Ff%3Ddetail_558%26h%3D720%26w%3D1280%26%24p%24f%24h%24w%3D5bca70f

In Borsa giornata-no per Recordati

Male anche Bper, Moncler e Tim. In controtendenza Unipol e Nexi

by

I  numeri insoddisfacenti, ma in larga parte attesi, del Pil europeo nel quarto trimestre 2019 costano alla Borsa di Milano una chiusura in lieve calo, con l'indice Ftse Mib -0,10% a 24.867 punti e l’All Share quasi invariato a 27.000 punti (-0,02%).

In evidenza Unipol (+6,42%) dopo l'approvazione dei conti e l'aumento del dividendo, e Nexi  (+4,56%); melle assicurazioni, il titolo Generali cresce dello 0,65%. Giù invece le banche, con Bper Banca -1,43%, Banco Bpm -1,18%, Unicredit -1,01% e Ubi Banca  -0,93%.

Andamento divergente per i titoli legati in vario modo al settore tecnologico e a quello farmaceutico e medicale: Diasorin +1,75% e ​​​​​​​Prysmian +1,06%, e invece ​​​​​​​Recordati -1,59% e StMicroelectronics -1,36%.

Nell'industria, Leonardo cede l'1,38% e Fiat Chrysler Automobiles l’1,37% nel giorno in ci ha annunciato la chiusura (temporanea) di un impianto in Serbia, per i riflessi del coronavirus che impediscono l'afflusso di componenti dalla Cina. Ferrari in controtendenza con un +0,69%. I problemi in Estremo Oriente continuano a danneggiare anche il compatro moda: ​​​​​​​Moncler -1,42% e Salvatore Ferragamo -0,90%.

Per Telecom Italia un calo di giornata dell’1,39%.