Bambino affetto da malattia degenerativa ai polmoni torna a respirare: merito delle cellule staminali

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Un bimbo di quattro anni affetto da una malattia degenerativa ai polmoni è tornato a respirare grazie ad una terapia a base di cellule staminali.

Le condizioni di vita di un bambino di quattro anni, ricoverato da due anni e mezzo all’ospedale Buzzi di Milano, sono migliorate in maniera decisa grazie ad una terapia sperimentale. A causa di una malattia degenerativa ai polmoni che causava la distruzione progressiva degli alveoli nei polmoni, il piccolo paziente dell’ospedale pediatrico era bloccato a letto e collegato a respiratori artificiali per 24 ore al giorno.

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I medici hanno proposto dunque ai genitori una terapia sperimentale a base di cellule staminali mesenchimali già applicata ad alcuni adulti per patologie polmonari differenti. Questi hanno firmato il consenso alla procedura e dopo un periodo di osservazione si è arrivati ad un miglioramento deciso delle condizioni di salute del piccolo.

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Rigenerato il polmone di un bambino grazie alle cellule staminali

Le cellule staminali, infatti, hanno contrastato l’effetto degenerativo della malattia e permesso la formazione di alveoli nei polmoni. Adesso il piccolo paziente è in grado di respirare per 20 ore al giorno. Al momento si tratta di una cura sperimentale il cui protocollo è stato ideato da Gloria Pelizzo, primario di chirurgia dell’ospedale pediatrico lombardo.

Proprio il primario ha spiegato ad ‘Ansa‘, che la sua terapia necessita ancora di una fase di sperimentazione per poter diventare una cura: “Rientra tra le terapie compassionevoli, perché ancora non approvate. Vogliamo trovare una speranza anche per altre malattie malformative e degenerative respiratorie, non solo pediatriche. Dopo il secondo ciclo, contiamo di arruolare bambini con altre patologie respiratorie”.