Il lupo è tornato. Evviva il lupo!
Pausa caffè: Pare che i nostri boschi stiano ospitando un branco, attentamente monitorato
E’ bello sapere che c’è. Chi? Il lupo! Da qualche tempo la notizia è diventata ufficiale anche negli uffici preposti alla sorveglianza degli ambienti naturali del nostro territorio. In Piemonte dovrebbero aggirarsi circa 200 lupi, perlopiù nelle province di Cuneo, Torino e Biella. Pare che i nostri boschi ne stiano ospitando un branco e che questo branco sia attentamente monitorato. Tanto che il prossimo 29 febbraio, nel palazzo della Provincia, è previsto un convegno intitolato “Ezechiele è tornato” (che si rifà ai famosi fumetti che avevano quale protagonista Ezechiele Lupo).
Il lupo è un patrimonio importante per il nostro habitat boschivo ed è necessario evitare l’ottusità dei massacri avvenuti in passato. Per farlo è però indispensabile, com’è avvenuto lo scorso anno, che la Regione si faccia carico, con appositi bandi (quello del 2019 prevedeva la “Difesa del bestiame e risarcimento dei danni causati dalle predazioni di canidi sui pascoli”) della tutela delle attività di allevamento all’aperto.
E ciò principalmente per far sì che i pastori non siano indotti ad affidarsi a una brutale giustizia sommaria. La stessa che portò ai massacri di diversi decenni or sono, sino alla quasi estinzione del lupo. Ed è altrettanto necessario che le Associazioni venatorie mettano in guardia i cacciatori, convincendoli che l’abbattimento non autorizzato di un lupo è un reato, trattandosi di specie protetta. Insomma, una convivenza pacifica con questi animali meravigliosi è possibile, ma dobbiamo attrezzarci per poterlo fare. La fauna selvatica, in un territorio come quello Biellese, così ampiamente caratterizzato da superfici boschive, rappresenta un arricchimento per tutto l’ambiente poiché la presenza di selvatici di diverse specie, favorisce il ripristino di una catena alimentare adeguata, che è un passo verso quel progressivo riappacificamento con la natura e con gli animali di cui abbiamo un assoluto bisogno.
Giorgio Pezzana