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(afp)

la Repubblica

Costa d'Avorio, la famiglia di Laurent potrà andare a Parigi per riportare a casa la salma del figlio

Raccogliendo l'appello dei padre del ragazzo, rilanciato anche da Repubblica e Roberto Saviano, il comune di Parigi si è mosso per ottenere la collaborazione dell'ambasciata di Abidjan

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LA campagna di mobilitazione per rimpatriare il corpo di Laurent Barthélemy Ani Guibahi, il ragazzo ivoriano morto nel vano carrello di un aereo Air France, ha portato risultati.

Raccogliendo l'appello della famiglia, rilanciato anche da Repubblica e Roberto Saviano, il comune di Parigi si è mosso per fare pressione sull'ambasciata ivoriana. Il padre Marius chiedeva di poter riavere la salma del figlio che dall'8 gennaio giace in una cella frigorifera dell'istituto medico legale della capitale francese. E da settimane aspettava una risposta dalle autorità ivoriane.

Nelle ultime ore è finalmente arrivato l'annuncio che il governo di Abidjan si farà carico dell'organizzazione e delle spese per il rimpatrio della salma di Laurent-Barthélemy. 

Nel silenzio di altre istituzioni francesi, il comune di Parigi guidato dalla socialista Anne Hidalgo ha preso a cuore la vicenda. E vuole fare in modo di permettere alla famiglia del ragazzo di venire per riconoscere il corpo di Laurent Barthélemy, prima di fare con lui l'ultimo viaggio da Parigi ad Abidjan.

La discussione tra comune, ambasciata ivoriana e istituto medico legale è ancora in corso. "Ma auspichiamo che la definizione dei vari dettagli si concluda entro pochi giorni" spiega Valérie Régnier, presidente della sezione francese della Comunità di Sant'Egidio, molto attiva sulla vicenda.

In occasione dell'arrivo del papà di Laurent, l'assessore alla Cultura, Christophe Girard, organizzerà una commemorazione. Per ricordare il giovane ivoriano morto nel disperato tentativo di raggiungere la Francia sarà realizzato un grande affresco firmato dallo street artist Christian Guémy, alias C215. 

La mobilitazione in favore della memoria di Laurent Barthélemy ha avuto un contributo decisivo dall'Italia. L'avvocato Alessandra Ballerini ha assistito il padre del ragazzo per ottenere passaporti e visti necessari per andare in Francia.

La scrittrice Chiara Alessi, andata personalmente ad Abidjan, ha promosso una campagna social per allertare sul caso, dando aggiornamenti attraverso la testata online Stati Generali. Fondamentale anche il ruolo della comunità di Sant'Egidio.

"La morte di Laurent non poteva lasciarci indifferenti. Era un giovane simile a tanti che le nostre comunità conoscono e incontrano in Africa" racconta il portavoce Roberto Zuccolini. Sant'Egidio ha organizzato momenti di ricordo e preghiera sia a Parigi che ad Abidjan, cercando di fare il possibile per accelerare il ritorno del corpo del ragazzo in Costa d'Avorio. "Laurent ci lascia un'eredità - conclude Zuccolini - occorre lavorare per costruire un futuro per i giovani africani". A partire dal liceo che frequentava, nel quartiere di Yopougon, Sant'Egidio ha avviato un ciclo di assemblee con gli studenti che saranno estese a tutta Abidjan dal titolo: "Non sprecare la tua vita".