https://www.affaritaliani.it/static/upl2020/petr/petroni-sardine10.jpg

"Le Sardine mi hanno buttato fuori. Ora parlo io, vi svelo tutti i segreti"

Cosa c’è dietro le Sardine? Lo spiega Vincenzo Petrone, ex sardina, appena espulso. “Un movimento che deve portare al Pd i voti dei moribondi 5 Stelle"

by
https://www.affaritaliani.it/static/upl2020/234x/234x120.jpg
https://ad.doubleclick.net/ddm/trackimp/N300203.1855605AFFARIITALIANI.IT/B23816991.267691827;dc_trk_aid=462670418;dc_trk_cid=128875642;ord=[timestamp];dc_lat=;dc_rdid=;tag_for_child_directed_treatment=;tfua=?
https://pixel.adsafeprotected.com/rfw/st/409450/43407398/skeleton.gif

Ecco cosa succede quando dei furbetti di sinistra incontrano una persona intelligente di sinistra.

E’ il caso delle Sardine contestate da un loro stesso esponente, il regista e scrittore lucano Vincenzo Petrone, in arte Klaus Mondrian, che due giorni fa ha avuto con Mattia Santori e i vertici del movimento un duro battibecco all’uscita dal ministero degli Affari Regionali e le Autonomie di Francesco Boccia

 

Vincenzo Petrone in politica ha militato nel Partito Radicale, in Rifondazione Comunista e nel Movimento 5 Stelle. E’ sempre uscito o è stato “cacciato” per avere denunciato l’assenza di democrazia interna nei partiti. 

Se vi piace il presenzialismo tv, da dove fare i vostri sermoni, e non amate trasparenza e discussione ma il potere fine a sé stesso Petrone non sembra la persona giusta per voi.

“Ho partecipato con entusiasmo al movimento delle Sardine dall’inizio. Ma mi sono chiesto che senso ha che un movimento appena nato, ancora col latte alla bocca, si presenti nei palazzi del potere, dai ministri. Chi ha deciso di venire qua dai ministri? Noi non lo abbiamo deciso. L’importante è il metodo. Noi ci siamo già fatti fregare 10 anni fa dai Cinque Stelle, ora non ci facciamo fregare… . La democrazia non è solo una parola, è qualcosa di concreto. Questi non parlano di cose concrete, fanno solo slogan”, dice Petrone ad Affari.

 

Il video della contestazione che circola in rete è divertente ma anche interessante per le questioni concrete che lei solleva. Crede che la chiameranno in tv a parlare di questi temi, le daranno spazio in tv e sui giornali come a Santori?

“I suoi colleghi neanche mi hanno chiesto il numero di telefono”.

 

Addirittura!?

“Non lo hanno voluto. Non solo. Mi snobbavano”. 

 

Venite usatdai media mainstream in funzione anti-Salvini. Lei mi conferma che c'è un disegno. Quindi non daranno certo visibilità a lei che contesta...

“Bravo, questo l’ho capito benissimo. Non solo i giornalisti che erano lì non hanno voluto il mio numero. Ogni volta che sollevavo una questione dicevano ‘ah ma sono giovani’.

D’altronde a quale movimento hanno mai dato le prime pagine o le aperture dei tg ogni giorno, a tutto spiano. Forse la danno alla lettera al Papa. E poi queste sardine scrivono lettere bellissime (ride). Ragazzi che hanno fatto l’alberghiero non so come facciano a scrivere quelle lettere meravigliose in un giorno. Ma questo può essere un mio pensiero cattivo, lasciamo stare”.

 

(Rido) Che questioni ha sollevato?

“Ho contestato le sciocchezze assurde e campate in aria, secondo la stessa definizione di Santori. Hanno proposto l’Erasmus nord/sud. Proposta mai discussa pubblicamente e mai votata da nessuno. Hanno definito strumentale la protesta contro i vitalizi. Hanno appoggiato il no al referendum sul taglio dei parlamentari. Nessuno ha dato mandato mandato a Santori di dire queste cose. Poi come si fa a scoprire che è stato depositato un marchio e che questo marchio, in un movimento che tutti credono spontaneo, potrà decidere chi è sardina e chi no e ovviamente buttar fuori i dissenzienti senza nessun ‘processo’ interno democratico!?”.

 

Mi sembrano delle questioni di sostanza…

“L’immaginario a cui si fa riferimento è la simpatia, la telegenia, i riccioli, il sorriso, poi dietro c’è un ghigno terribile, ma è il sorriso che conta. Il resto no. Quali sono i contenuti? Non si sa, oppure sono sciocchezze come presentarsi dai ministri e proporre l’Erasmus del Sudafrica, gli studenti del nord che vanno al sud. Ieri ho sentito dire ‘perché un bolognese non deve imparare il napoletano come l’inglese?’. Uno non si rende conto ma queste cose sono una sorta di razzismo alla rovescia o come le ha definite Santori stesso 'cose campate in aria’”.

 

Ora l’hanno espulsa o sbaglio?

“Si, non dovevo parlare. Qualcuno ha addirittura detto che dovevo essere ‘eliminato’. Che movimento gentile…”.

 

Eliminato?

“Si, addirittura. E nella domanda dell’espulsione c’era già la risposta, stile Rousseau: ‘In molti si sono espressi per espellere’… cose così. Ma molti chi? Mi hanno espulso con 10 voti su 78 iscritti al gruppo whats up Sardine Lucane. E gli altri 68?”. 

 

Mi fa vedere lo screenshot che pubblichiamo.

https://www.affaritaliani.it/static/upl2020/what/0000/whatsapp-image-2020-02-14-at-15-03-30--1-.jpeg

Perché è andato a battibeccare? 

“In tutti i movimenti dove si usa il popolo, la gente, per fregare il popolo io frego loro e contesto”.

 

(rido) ...

“Il problema è che questi non sono stati eletti da nessuno. Ma Santori ha risposto ‘chi siete voi per definirvi le Sardine Lucane?’. Lo ha detto nella foga mentre un suo collaboratore diceva: ‘Per caso voi rappresentate 500.000 lucani?’’. Siccome lui è abituato ad andare a Piazza Pulita (il programma de La 7, ndr) dove non c’è nessuno a contraddirlo, così parla da Che Guevara dei poveracci, non dei poveri che sono un’altra categoria, i poveracci sono quelli che abboccano a queste cose, non si rende conto di quel che dice”.

 

E lei gli ha risposto ‘e voi rappresentate 60 milioni di italiani?’...

“Infatti... che significa? Attualmente chiunque può definirsi Sardina in quanto follower dei vari gruppi Facebook. Non essendoci regole e rappresentanti eletti chiunque è autorizzato a parlare come ‘sardina’ perché i promotori si sono più volte riempiti la bocca con la frase ‘le sardine non esistono, tutti sono sardine, nessuno è sardina’. Io nel gruppo lucano ho chiesto tante volte ‘facciamo un’assemblea in carne e ossa’. Ma mi veniva risposto sempre ‘dobbiamo aspettare l’assemblea di Scampia, il marchio è il loro e non sappiamo che dobbiamo fare e devono decidere’”.

 

Il marchio?

“Si, un altro mi ha detto testualmente: ‘Ma se uno fa il marchio Prada e tu apri un negozio con lo stesso marchio non ti incazzeresti pure tu?’ Quindi siamo un franchising del populismo. Ora è nato il franchising del populismo”.

 

Deve rivalutare Salvini...

“Infatti ora quasi quasi chiedo asilo politico a Salvini o alla Meloni. Perché dopo tutte queste esperienze di sinistra di antidemocrazia, chiederò asilo politico alla destra, non condividendo nessuna idea di destra, ovviamente”.

 

I dissidenti che chiedono asilo non condividono per forza il pensiero dell’ospitante. Non credo che Edward Snowden condivida il pensiero politico di Putin eppure è rifugiato in Russia.

“Chiederò l’asilo politico. E’ un paradosso. Per dire che uno si rompe le palle di questi movimenti simpatici. Se ci riempono la bocca di democrazia e appena nascono si buttano in braccio al ministro e al partito X… mah”.

 

Forse c’è una corsa all’apparire fine a sé stesso?

“Mi sono fatto l’idea che c’è una grande paura del Pd, di una possibile caduta del governo e quindi si scopre, perché lo ha deciso Santori, che le Sardine non saranno un partito. A Scampia si doveva discutere se saremmo stati un movimento o un partito. Ma c’erano 30 persone. 

Dicono che siamo un movimento di giovani. Ma a Roma o in genere eravamo in maggioranza ultracinquantenni. Ma poi la faccia ce la mettono sempre quei due o tre. Non è un movimento di giovani, è falso. Vanno in video sempre quei due o tre, che sono belli, riccioluti, sono sexy. D’altronde ieri Santori si è accreditato come erotico romantico. Un leader auto eletto che si definisce così! Tutte le tv stanno costruendo questo personaggio, c’è la santificazione di Santori perché servirà a portare i voti al Pd. Moribondo il Movimento 5 Stelle, i voti del movimento devono essere portati, tramite un altro movimento, al Pd. Per questo le Sardine non diventeranno mai un partito, con regole e democrazia”.

 

E la foto con Benetton come l’ha vissuta?

“Come una cosa pensata a tavolino. Sono del settore. Per fare quella foto con tutti in posa e nelle posizioni giuste ci vuole una preparazione di non pochi minuti. Serviva a riabilitare i Benetton, a fare dare su di loro un giudizio meno tranchant. Ma non avevano messo in conto critiche così dure e l'effetto del rinnovo delle concessioni autostradali”.

 

Perché ha aderito al gruppo lucano e non a quello di Roma, dove vive?

“Perché sono molto legato alla mia terra e poi dal gruppo di Roma, malgrado le mie sollecitazioni, non sono mai stato contattato. E’ un’altra sorta di gruppo chiuso di 15 persone.

Ma quello lucano ho scoperto che è stato fondato da un gruppo locale dei giovani del Pd”.

https://www.affaritaliani.it/static/upl2020/what/0000/whatsapp-image-2020-02-14-at-16-07-56.jpeg