Crisi di governo imminente? Conte cerca una “stampella” ma blandisce ancora Renzi
by Andrea MonaciCrisi di governo imminente? Lo “strappo” sulla prescrizione tra Pd-M5S da una parte e Italia Viva dall’altra rischia di aver conseguenze fatali per il governo guidato da Giuseppe Conte. Il premier in queste ore ha rilasciato dichiarazioni che “avvertono” Matteo Renzi e la sua pattuglia parlamentare. “Non ci facciamo ricattare, accomodatevi alla porta se volete”: questo il succo delle parole di Conte. Se l’inquilino di Palazzo Chigi ostenta sicurezza significa che ha valide carte da giocarsi. Insomma per il Conte bis è già pronta una stampella per fare a meno dei voti di Italia Viva, anche se un’ultim’ora di poco fa vede ancora una volta il premier gettare acqua sul fuoco di una possibile rottura con Renzi.
Crisi di governo: le “stampelle” che garantiranno la sopravvivenza al Conte bis
La stampella per il Conte bis sarebbe già pronta. Ma il premier, secondo un retroscena pubblicato oggi da Il Giornale, vuole agire in completo rispetto dei percorsi istituzionali. Questo significa che nelle prossime ore potrebbe salire al Colle, non per dimettersi, ma per chiedere al presidente Mattarella di essere rinviato alle camere per una verifica. Se non dovesse ricomporsi la rottura con Renzi, a salvare il Conte bis sarebbero pronti i cosiddetti responsabili, idea che troverebbe anche l’approvazione del Pd. L’incontro tra il premier e il Capo dello Stato, a dire il vero c’è già stato anche se non nelle stanze del Quirinale. Stamattina infatti, il capo dell’esecutivo ha incrociato Sergio Mattarella a un evento alla Corte dei Conti: i due si sono parlati.
Quanti voti servirebbero all’esecutivo per restare a galla? Per “sostituire” completamente Italia Viva servono 29 deputati e 17 senatori. Il problema principale è al Senato, dove senza Italia Viva, il governo non ha la maggioranza. All’esecutivo giallorosso senza i renziani servono almeno 15 voti in più a Palazzo Madama per sopravvivere. Su chi siano questi responsabili, circolano da tempo voci che ormai possiamo definire concrete. Ma nomi non se ne fanno “anche se in questi casi di solito si guarda sempre in direzione di Forza Italia. Che però finirebbe per fare a coltellate per le poltrone nel rimpasto prossimo venturo”, spiega Next.
Ma Conte blandisce ancora una volta Renzi
Conte dal canto suo cerca ancora di salvare il rapporto con Renzi e Italia Viva. Dopo aver usato nella serata di ieri parole come “rottura” e “lasciare”, poco fa ha parlato di “chiarimento” in riferimento alle prese di posizione di Italia Viva degli ultimi giorni. «Italia Viva deve chiarire perché, oggettivamente, il fatto che negli ultimi giorni stesse votando sistematicamente con le opposizioni, una forza di maggioranza, il fatto che propongono ogni giorno una mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia, di un compagno di viaggio, richiede un
chiarimento da parte loro» ha detto Conte a margine della presentazione del Piano per il Sud a Gioia Tauro. >> I retroscena di politica italiana