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I trucchi per aumentare i tuoi follower su Instagram: la ricetta dai Torino Digital Days

Non è il numero di chi ci segue a definire il successo della strategia sui social, spiega  Davide Palermo, specialista in pubblicità digitale di BTREES

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“Sei uno del miliardo di iscritti a Instagram? O tra i 500 milioni che utilizzano le Stories? Questo talk fa per te”. A parlare a circa 200 persone è Davide Palermo, classe ’93, specialista in pubblicità digitale di BTREES, agenzia che dal 2015 si occupa di marketing e comunicazione digitale. “Siamo nati a Biella come prima startup ad essere promossa da Sellalab, l’acceleratore di impresa del gruppo Banca Sella” spiega a La Stampa Christian Zegna, ad di BTREES.  L’incontro su Instagram è uno degli appuntamenti in programma ai Torino Digital Days ed è ospitato dallo spazio di coworking Toolbox.

Davide, come aumentare la visibilità di un profilo personale?

“La prima regola è strutturare bene la biografia, dire chi siamo in modo chiaro. Un accorgimento può essere inserire le mention ad altri account di riferimento, come ad esempio l’azienda per cui si lavora, e degli hashtag virali ma che ci rappresentino. Si può inserire un riferimento al proprio sito web, o al proprio profilo personale Facebook, e se c’è la necessità di aggiungere più un indirizzo specifico si può utilizzare uno strumento come Linktree che nella sua versione base è gratuito e permette di rimandare a più link contemporaneamente”.

Come stimolare maggiormente i follower?

“Molti pensano che il valore di un profilo Instagram si misuri con il numero dei follower, ma questa in realtà è una metrica di vanità: ciò che realmente conta sono le interazioni degli utenti sui contenuti pubblicati, il cosiddetto ‘engagement rate’. Ad esempio è possibile raggiungere più persone con una Instagram Stories utilizzando gli ‘sticker’ (o adesivi) di hashtag o tag geografici in modo da essere visibili ad un pubblico più ampio. Sempre all’interno delle Stories l’utilizzo delle GIF permette di animare un contenuto che altrimenti rischierebbe di risultare troppo statico. Infine i sondaggi e i quiz per dare voce al nostro pubblico”. 

Però così non si rischia di rendere caotico il contenuto?

“Ci sono modalità d’uso degli sticker di cui abbiamo parlato che permettono di rendere meno invasiva la loro presenza all’interno di un’immagine: provate, ad esempio, a rimpicciolirne la forma con due dita fino a farle quasi scomparire. È come nascondere la polvere sotto al tappeto ma funziona lo stesso”.

C’è un modo per mostrare i contenuti solo a un pubblico specifico? 

“Se non si volesse mostrare il contenuto a tutti, si può optare per l’opzione ‘amici stretti’, in alternativa si può scegliere di pubblicare il contenuto visibile a tutti, esclusi alcuni profili ‘nascosti’ singolarmente. Se ad esempio il sabato sera volete pubblicare una Stories mentre guardate la tv sul divano, dopo aver dato buca ai vostri amici fingendovi malati, potete inserire quelle specifiche persone temporaneamente nella lista degli account nascosti”.

Possiamo diventare tutti influencer?

“Potenzialmente sì perché se è vero che ciò che conta non sono i follower ma le interazioni potremmo definire influencer anche chi prova un nuovo locale in centro e convince i propri amici ad andarci. Inoltre chi, tra i propri seguaci, ha delle nicchie collegate a hobby o interessi potrebbe decidere di pubblicare dei contenuti cosiddetti ‘verticali’ per alimentare allo stesso tempo ciò che la piattaforma premia, ovvero lo scambio di opinioni tra gli utenti”.

Quali novità ci dobbiamo aspettare dalla piattaforma social?

“Sicuramente un affondo diretto a TikTok con l’implementazione di alcune funzionalità aggiuntive all’interno della app (Instagram Reels o Stories Clips) ma non solo, anche nuovi strumenti con cui creare contenuti graficamente accattivanti come Layout, Template e ShoutOuts. Potremmo unire più foto in un’unica Storia, creare contenuti divertenti da diffondere tra gli utenti, oppure celebrare compleanni o ricorrenze ricondividendo vecchi contenuti”.

Per concludere, aumentare i follower pagando funziona davvero?

“Onestamente no. Ci sono strumenti ufficiali messi a disposizione da Instagram stesso che permettono di gestire investimenti pubblicitari, anche minimi, in maniera oculata e mirata per raggiungere un pubblico definito. Per farlo, tuttavia, è sempre meglio affidarsi a un professionista per evitare di sprecare del denaro”.