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Pak, il chirurgo che salva i bambini: “Lavoro con i cuori in mano, poi arrivano le emozioni”

Vitali Pak, medico di origini coreane, dal primo gennaio è il primario della Cardiochirurgia Infantile dell’Ospedale del Cuore di Massa Carrara. “Per una serie di fattori sono diventato cardiochirurgo pediatrico. È stata una fortuna. Mi sono specializzato a Bergamo e anche questa possibilità è nata dal caso. Un caso fortunato”, ha raccontato in una intervista.

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“Quando ho in mano il cuore di un bambino mi concentro sugli aspetti tecnici. Solo successivamente arriva il resto. Le emozioni, gli interrogativi”: a parlare in questi termini, cercando di spiegare il suo importante lavoro, è il dottor Vitali Pak, da qualche settimana primario della Cardiochirurgia Pediatrica dell’Opa di Massa Carrara. Il dottor Pak è quello che di fatto salva i cuori dei più piccoli. Al quotidiano La Nazione che lo ha intervistato ha raccontato di trovarsi bene in Toscana e ha spiegato come è arrivato qui dalla Corea. Prima la Russia, poi l’Italia con Bergamo e poi all’Opa, dove lavora da sette anni e dal primo gennaio è diventato responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica. “Sono di origine coreana. Mio padre Anatoli’y, è ingegnere, mia madre Polina, commercialista. Non c’erano medici in famiglia. Ora ce ne sono tre, mio fratello e mia sorella e io – il racconto del medico a La Nazione -. Ho studiato in Russia dove il sistema scolastico è diverso da quello italiano: a 22 anni mi sono laureato in Medicina. Per una serie di fattori sono diventato cardiochirurgo pediatrico. È stata una fortuna. Mi sono specializzato a Bergamo e anche questa possibilità è nata dal caso. Un caso fortunato”.

Migliaia di interventi alle spalle e bambini salvati – Il dottore, che è padre di due figli di 23 e 15 anni, ha spiegato che il ruolo di un cardiochirurgo pediatrico è quello di “lavorare” su un bambino malato e “pensare a ogni strategia per riparare quel problema”. E ovviamente vuol dire stare vicino alle famiglie di questi bambini. Alle spalle il primario ha migliaia di interventi, migliaia di bambini che si legano a lui per sempre. Sul suo telefono ha messaggi che raccontano tutta la sua professionalità ma anche la vicinanza ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.